Attraverso la Delibera n N. 273/17/CONS, recante la verifica ai sensi dell’art. 43 c. 1 del D. Lgs. 177/2005 in merito alla operazione di concentrazione realizzata attraverso l’acquisizione dell’intero capitale sociale delle s.r.l. Radio Subasio e Radio Aut da parte della s.p.a. Radio Mediaset, l’Autorità per la garanzie nelle comunicazioni ha ritenuto non avviare l’istruttoria di cui all’articolo 16 del Regolamento adottato con delibera n. 368/14/CONS del 17 luglio 2014.
La Delibera delinea i contorni dell’importante deal di cui abbiamo a lungo parlato su queste pagine posto in essere da Radiomediaset S.p.a., società controllata al 100% dalla società R.T.I. S.p.a., a sua volta sottoposta al controllo esclusivo di Mediaset S.p.A. (con il 100% del capitale sociale), controllante al 100% le società Radio Studio 105 S.p.a. e Virgin Radio Italy S.p.a. (in qualità di fornitori di servizi di radiodiffusione sonora in ambito nazionale e radiodiffusione televisiva in tecnica digitale) e Radio Engineering Co. S.r.l. (in qualità di fornitore di servizi di comunicazione elettronica via satellite), nonché titolare di partecipazioni pari al 30% nella società Publisa S.r.l. e al 19% nella società RMC2 S.r.l. (in qualità di fornitore di servizi di radiodiffusione sonora in ambito locale).
Il provvedimento rileva altresì che Radiomediaset S.p.a. è anche titolare di una autorizzazione per l’attività di fornitore di servizi media audiovisivi lineari in tecnica digitale terrestre per il marchio/palinsesto 105 Television – 105 TV (LCN 157) e, per tramite della controllata società Radio Studio 105 S.p.a., di una concessione per l’esercizio dell’attività di radiodiffusione in modalità analogica a livello nazionale per il marchio Rete 105, nonché, per tramite della controllata società Virgin Radio Italy S.p.a. di una concessione per l’esercizio dell’attività di radiodiffusione in modalità analogica a livello nazionale per il marchio Virgin Radio.
Le società acquisite Radio Subasio S.r.l. e Radio Aut S.r.l. sono invece titolari di concessioni per l’esercizio dell’attività di radiodiffusione in modalità analogica a livello locale rispettivamente per i marchi (Radio Subasio S.r.l.) Radio Subasio e Radio Subasio Più e (Radio Aut S.r.l. ) Radio Suby.
L’operazione esaminata, integrata da una lettera di intenti in data 15 maggio 2017 seguita da un contratto di compravendita di quote stipulato dalle parti in data 22 giugno 2017, ha comportato l’acquisizione da parte della società Radiomediaset S.p.a. dell’intero capitale sociale delle società Radio Subasio S.r.l. e Radio Aut S.r.l., entrambe operanti nel settore radiofonico locale, e delle rispettive autorizzazioni per l’esercizio radiofonico delle emittenti “Radio Subasio”, “Radio Subasio Più” e “Radio Suby” con i relativi impianti e frequenze radiofoniche in ambito locale. Il contratto di compravendita è stato sospensivamente condizionato all’avverarsi, entro il 30 settembre 2017, di alcune condizioni tra le quali l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie da parte delle Autorità competenti.
La delibera in oggetto dà altresì conto che “la società Radio Subasio ha notificato al Mise, in data 22 giugno 2017, la rinuncia con effetto immediato delle seguenti autorizzazioni per fornitore di contenuti di programmi radiofonici numerici destinati alla diffusione in tecnica digitale terrestre, in ambito locale a carattere commerciale (…) relativa all’emittente radio con marchio “Radio Subasio” e (…) relativa all’emittente radio con marchio “Radio Subasio Più”, mentre la società Radio Aut “ha notificato al Mise, in data 22 giugno 2017, la rinuncia con effetto immediato della seguente autorizzazione per fornitore di contenuti di programmi radiofonici numerici destinati alla diffusione in tecnica digitale terrestre, in ambito locale a carattere commerciale (…) relativa all’emittente radio con marchio “Radio Suby”.
Ciò posto, Agcom, “con riferimento al rispetto dei limiti relativi al numero di autorizzazioni cumulabili dallo stesso fornitore di contenuti, di cui all’articolo 43, comma 7 del Testo Unico, si rileva che dall’operazione di concentrazione in oggetto non deriva l’acquisizione di ulteriori autorizzazioni per la fornitura di programmi televisivi in ambito nazionale da parte della società Radiomediaset S.p.a. e, pertanto, non comporta da parte di quest’ultima, né di società controllate o collegate, il superamento del limite del 20% del totale dei programmi televisivi irradiabili su frequenze terrestri in ambito nazionale mediante le reti previste dal piano nazionale di assegnazione delle frequenze televisive; per quanto concerne il numero di autorizzazioni per programmi radiofonici su frequenze terrestri in ambito nazionale, si rappresenta che la verifica non trova applicazione stante la non completa attuazione del piano nazionale di assegnazione delle frequenze radiofoniche in tecnica digitale”.
In merito alle valutazioni sul rispetto dei limiti anticoncentrativi di cui all’articolo 43, commi 9 e 10, del Testo Unico, Agcom ha rilevato che l’operazione in esame non risulta idonea a consentire il conseguimento da parte della società Radiomediaset S.p.a., anche attraverso società controllate o collegate, nonché del gruppo Mediaset S.p.a., di ricavi superiori al 20% dei ricavi complessivi del SIC e che ai fini delle verifiche di cui all’articolo 43, comma 11, del Testo unico, le società partecipanti all’operazione in questione, non conseguono ricavi nel settore delle comunicazioni elettroniche, così come definito ai sensi dell’art. 18 del d.lgs. 1 agosto 2003, n. 259. (E.G. per NL)