E’ bello vedere che il web non è solo il respiratore artificiale di emittenti locali che hanno alzato la bandiera bianca cedendo lo strumento diffusivo per eccellenza, cioè quel ripetitore FM che quasi sempre rappresenta il valore economico assoluto dell’editrice (come dire, tristemente, che tutto il resto vale zero). Internet, infatti, oltre ad ospitare spesso ex editori via etere – che piuttosto che uscire con dignità dalla porta principale ammettendo, prima di tutti a sé stessi, la fine dell’avventura, s’illudono, con tanto di proclami, di continuare la passione ed il lavoro di una vita in modulazione di frequenza – ospita web radio originali (cioè prodotti ex novo), oppure interessanti tributi a radio, chiuse da anni, che hanno lasciato il segno nell’animo di ascoltatori ed operatori. E’ il caso di L’Aradio Città Uno, vera e propria radio sperimentale della Roma anni ’80. Oltre al curioso nome (anche se la A privativa non è stato un identificativo isolato nel variegato panorama delle sigle radiofoniche degli anni ’70 ed ’80), la stazione fondata da Roberto Brandolini era caratterizzata da un palinsesto curioso ed originale. Ora L’Aradio Città Uno torna sul web in streaming con la sua programmazione d’epoca completata dai jingles del tempo. Il suono è ottimo e la musica anche. L’iniziativa è curata da Newradio.it, società proprio di Brandolini che si occupa di web radio. Vale la pena farci un giro.