Ne ha dato notizia il noto sito Radio Passioni di Andrea Lawendel. Si tratta di “una strana, debole trasmissione in onde medie (musica anni 80) ascoltabile a Roma su 1485 kHz (non potrei giurare che non si tratti di un piccolo refuso per 1458)”. Secondo noi, potrebbe trattarsi di un tentativo di colonizzazione delle onde medie con apparati di debole potenza da parte di una “Radiostreet” (stazioni illegali attive su asserita base non interferenziale in coni d’ombra lasciati “liberi” da altre emittenti), constatata l’impossibilità di individuare spazi nella congestionata FM romana. Se così fosse, considerate la dubbia pratica utilità di un servizio di questo tipo e gli aspetti penalistici dell’iniziativa, vien da chiedersi perché, per esternare il proprio pensiero, non si fa uso della ben più concreta, economica e legale internet, anche in considerazione della diffusione raggiunta dalla banda larga. Il fenomeno delle c.d. “radio e tv di strada” appare infatti ormai più una provocazione politica che l’espressione di gruppi interessati alla manifestazione liberale del pensiero. Se così non fosse, del resto, non si comprenderebbe la motivazione di coltivare soluzioni tecniche complesse, pericolose (constatata la violazione di norme di legge chiare in materia) e decisamente poco produttive (pare infatti che, dopo l’iniziale euforia, di queste iniziative più nessuno parli e men che meno ci sia utenza).