L’annuncio agli investitori e agli analisti del CEO di iHeartMedia, Bob Pittman, ha lasciato di stucco.
Ma non si tratta di una boutade: i dati del quarto trimestre e dell’intero 2020 (-20% a fronte di 2,95 miliardi di dollari di fatturato) costituiscono una tendenza.
Giù la pubblicità analogica e le entrate da eventi. Ma schizzano digital audio e podcast
I ricavi di iHeartMedia sono diminuiti del 9% nel 4° trimestre del 2020. Ma a fronte di un fortissimo incremento del digital audio (+53%) e – soprattutto – dei podcast (+100%).
Il trend del 2020
Il calo del 9% nel quarto trimestre del colosso radio USA in realtà è un netto miglioramento rispetto al terzo trimestre. Quando i ricavi erano diminuiti del 47% (mentre nel secondo trimestre il segno negativo era stato del 26%).
Il vaccino contro il calo di fatturato
Le mancate entrate dagli eventi hanno costituito una delle principali fonti di passivo del superplayer. Ma Pittman e il CFO Rich Bressler hanno affermato che le tendenze stanno migliorando. E mentre il vaccino viene distribuito velocemente si aspettano che gli inserzionisti tornino alla radio.
iHeartMedia tornerà ai livelli del 2019 entro fine anno
Sulla scorta dei dati elaborati, Pittman ha dichiarato l’elevata probabilità che iHeartMedia torni ai livelli di prestazione del 2019 entro la fine di quest’anno. (E.G. per NL)