La notizia di ferragosto – rilanciata da questo periodico – riguardante l’uscita della BBC Radio dalla piattaforma di TuneIn in UK era passata un po’ in sordina, vuoi per il periodo, vuoi perché rivolta sostanzialmente ad un ristretto gruppo di persone in grado di comprendere certi tecnicismi sconosciuti al grande pubblico.
Ora però, l’esclusione della BBC Radio dal più grande aggregatore di flussi streaming al mondo nell’area UK è stata compresa da tutti i possessori di smart speaker Echo di Amazon, che hanno potuto leggerla in una email specificata inviata ai possessori di un assistente Alexa.
Primo errore della BBC: la data dello switch-off
Facciamo un passo indietro: nel mese di agosto, Kieran Clifton, direttore della BBC Distribution & Business Development, aveva scritto sul blog della BBC: “Dal 30 agosto, le nostre trasmissioni radio in diretta non saranno più disponibili tramite TuneIn su alcune piattaforme nel Regno Unito. Stiamo lavorando a stretto contatto con TuneIn per garantire che ciò avvenga in un modo che non interrompa l’user experience. Pertanto i nostri flussi streaming non saranno più fruibili tramite TuneIn solo in presenza di vettori streaming alternativi, come l’app specifica della BBC o altre piattaforme aggregatrici captive (come Radioplayer, ndr)”.
Sennonché l’annuncio, relegato in un blog di limitata frequentazione, conteneva un errore: la data non era il 30/08, ma il 30/09, cosicché l’effetto sostanziale si è verificato solo il primo ottobre, quando gli utenti della BBC Radio che ascoltavano tramite TuneIn non hanno più potuto sentire i relativi programmi.
Il nodo degli smart speaker Echo, Google, Apple
TuneIn è un colosso che aggrega 120.000 flussi streaming radiofonici di tutto il mondo, fruiti da 75 mln di utenti attivi mensili. Numeri rilevanti, ma che sono poca cosa rispetto al potenziale di fruizione determinato dalla corsia preferenziale che TuneIn ha sugli smart speaker Amazon Echo e Google Home, cui si aggiunge la recente joint venture con Apple.
In poche parole, se si chiede al proprio altoparlante intelligente di “sintonizzare Radio XXX”, i device Amazon, Google ed Apple lo faranno dirottando l’ascolto attraverso il flusso streaming della data emittente su TuneIn. Ovviamente è possibile anche l’ascolto non mediato, qualora la stazione disponesse di una propria skill Amazon o di una action Google, che però interagiscono con chiavi di interrogazione non proprio intuitive (“Alexa avvia Radio XXX”, oppure “Alexa lancia Radio XXX”). Con la conseguenza che la stragrande parte dell’ascolto ha luogo via TuneIn.
Motivazione debole
La motivazione del divorzio nazionale tra BBC Radio e TuneIn risiederebbe nel fatto che la piattaforma di aggregazione USA non avrebbe acconsentito alla richiesta del broadcaster UK di condividere i dati di fruizione. “Quando rendiamo disponibili i nostri programmi tramite piattaforme terze, chiediamo loro di accedere all’account BBC o di fornirci direttamente dati significativi. Sfortunatamente, TuneIn non garantisce ciò e quindi non siamo riusciti a raggiungere un accordo di condivisione dei dati”, ha spiegato Clifton. Una motivazione che in realtà lascia perplessi gli operatori, posto che TuneIn non fa re-stream e quindi i dati assoluti sugli accessi sono comunque disponibili interrogando i server utilizzati per la generazione dei flussi, come Shoutcast.
Amazon fa scoppiare la bomba
Come detto, l’annuncio della BBC era passato sostanzialmente inosservato, sia in quanto relegato al blog dell’ente inglese, sia perché il black-out su TuneIn si è verificato solo il 01/10/2019.
Tuttavia la questione è esplosa con l’invio di una email di Amazon ai possessori di device Echo in UK, col link al post di Clifton sul blog.
Questo il testo dell’email di Amazon: “Ti stiamo scrivendo in merito alla riproduzione di streaming radio in diretta della BBC tramite TuneIn sui tuoi dispositivi Echo. A partire dal 30 settembre, la BBC cesserà il supporto per gli streaming radio live della BBC tramite TuneIn su dispositivi Echo. Puoi comunque accedere alle stazioni radio BBC tramite la skill Alexa “BBC”. Tuttavia tale skill non supporta attualmente la riproduzione tramite routine, allarmi/timer, riproduzione di musica multi-room o dispositivi di accompagnamento Echo (Echo Sub, Echo Link ed Echo Link Amp)”.
Il danno e la beffa
Ad aggravare la situazione, il fatto che fuori dai confini UK, la BBC continua tranquillamente ad essere fruibile tramite TuneIn, col paradosso che ad essere discriminati sono gli utenti inglesi che pagano per il servizio dell’ente pubblico. Solo nella giornata di venerdì scorso, erano quasi 1000 i commenti di ascoltatori infuriati al post di Clifton. (E.L. per NL)