Nei giorni scorsi abbiamo affrontato il tema della multipiattaforma radiofonica, cioè dell’esigenza delle emittenti radiofoniche di essere presente contemporaneamente su tutti i vettori disponibili perché, come noto, ormai da qualche anno, l’ascolto non è più esclusiva della modulazione di frequenza, diversificandosi in quote sempre più rilevanti su DTT, DAB+, IP, sat. L’articolo è letteralmente diventato virale sui vari gruppi Facebook dedicati alla radiofonia e quindi abbiamo voluto approfondire il tema consultando un tecnico estremamente qualificato, l’ing. Antonello Giovannelli della Elenos, azienda italiana tra le più importanti al mondo nel settore del broadcasting radiofonico.
(Newslinet) – Siamo in una fase di interregno tecnologico per quanto riguarda la radiofonia: da una parte il passato, costituito dalle onde medie, sostanzialmente dismesse; in mezzo il presente con la FM e, dall’altra parte della sponda, il futuro immediato del consolidamento del DAB+ e della visual radio DTT e quello prospettico dell’affermazione dell’IP. come vettore primario. Al momento, però, l’FM appare imprescindibile, essendo tale piattaforma utilizzata da almeno il 60% degli ascoltatori radio….
(Antonello Giovannelli) – L’argomento meriterebbe approfondimenti ed una lunga discussione. E’ uno dei casi in cui lo sviluppo tecnologico, con il suo continuo saltare in avanti, deve confrontarsi con la capacità da parte dell’utenza di modificare le proprie abitudini. La questione non si pone sulla validità di una determinata tecnica trasmissiva rispetto ad un’altra, o su come coprire efficacemente il territorio, ma essenzialmente su come e quanto una nuova proposta tecnologica coglie l’interesse dell’utente e penetra nelle sue abitudini.
Dall’inizio della sua storia, la “radio” è quell’oggetto dotato di tre comandi: ON/OFF, volume, sintonia, che ti consente di ascoltare un programma senza chiederti altro. Con la radio “non si smette di pensare”, aveva sintetizzato mirabilmente, in tempi non sospetti, un noto cantautore italiano. La radio è una compagna durante la giornata, durante il lavoro, anche durante lo studio; non può e non deve assumere un ruolo diverso, non deve essere invasiva. E’ questa l’essenza: che si tratti di AM, FM o di altro, l’ascoltatore vuole avere un interruttore e due manopole. Se c’è da fare un altro gesto, uno solo, per ascoltare un programma, se c’è da muovere una manopola in più, l’utente non lo farà. O lo farà malvolentieri, o lo faranno in pochi: giusto quelli che preferiranno lo “smanettamento” ai contenuti, o che riterranno imprescindibile la “qualità digitale” (in senso lato) rispetto a quella analogica attualmente disponibile. Ammesso che con gli apparati riceventi attualmente disponibili sul mercato si possa ancora parlare di Alta Fedeltà, di stereofonia, e di tante altre cose ormai desuete.
(NL) – Nonostante la modulazione di frequenza abbia un’aspettativa di vita che difficilmente andrà oltre il 2030, la tecnologia evolve. Quali sono gli ultimi upgrade?
(AG) – Fare previsioni sulle aspettative di vita della modulazione di frequenza mi sembra azzardato, qualunque siano tali previsioni. Non mi pare che alcuno abbia mai azzeccato una previsione in questi ambiti tecnologici, neanche lontanamente. Anzi. Spesso si confondono aspettative con previsioni, desideri con numeri, ed i conti non tornano mai. Le tecnologie vincenti si affermano in un periodo brevissimo, due-tre anni al massimo, altrimenti rischiano di diventare obsolete ancora prima di consolidarsi. Poi devono rimanere stabili per un periodo sufficientemente lungo per consentire agli investitori di recuperare i soldi (investiti) e di fare utile. Questo è uno dei grandi problemi che pochi considerano. Facciamo finta, estremizzando il concetto, che il mercato dell’automobile proponesse un diverso tipo di motore ogni anno: gasolio, benzina, acqua, idrogeno, aria compressa, aranciata…. E che ovviamente la rete di rifornimento del carburante dovesse adeguarsi. Sareste disposti ad acquistare un’automobile? Se sì, di quale tipo? Non è che, magari, vi verrebbe la tentazione di continuare ad usare la bicicletta? Digressioni a parte, la tecnologia evolve sempre, anche nell’FM tradizionale. A parte il continuo perfezionamento dei sistemi di controllo remoto, Elenos ha investito moltissimo nella tecnica di modulazione FM con sintesi digitale. I vantaggi più significativi sono nella perfetta ripetibilità delle prestazioni a livello di modulazione, e la possibilità di sincronizzazione in Single Frequency Network (“isofrequenza”).
Con i trasmettitori analogici tale obiettivo era di difficile conseguimento, anche se non impossibile; con i modulatori della serie ETG digitali, invece, oggi è possibile allineare perfettamente i segnali provenienti da impianti posti a distanze diverse, eliminando o attenuando fortemente l’interferenza nelle aree di interesse. Questa innovazione consente di risolvere i problemi interferenziali in aree critiche, con una efficacia mai sperimentata precedentemente. Sul fronte della efficienza elettrica, Elenos è stata la prima azienda a fornire soluzioni di grande impatto sulle bollette energetiche e continua a sviluppare soluzioni d’avanguardia.
(NL) – Allo stato, l’Italia è un mercato ancora importante per Elenos rispetto ad altri paesi esteri?
(AG) – L’Italia è stata, continua ad essere e lo sarà sempre, il mercato di riferimento. Da molti anni non è più il solo, in quanto Elenos ha voluto dare seguito alla sua vocazione internazionale conquistando aree sempre più ampie di mercato in tutti i continenti, fino ad attuare le recenti operazioni di strategia industriale negli USA. L’internazionalizzazione del mercato ha consentito ad Elenos, peraltro, di superare indenne la recente crisi economico-finanziaria.
(NL) – Quali sono i prodotti Elenos più richiesti e quali i “cavalli di battaglia”?
(AG) – Tutta la serie “Indium” è molto richiesta, indipendentemente dalla potenza del modello. Se devo eleggere a “cavallo di battaglia” un modello in particolare, sceglierei senza dubbio l’ETG5000, un autentico capolavoro tecnologico ed un successo commerciale incredibile.
(NL) – Un servizio accessorio molto richiesto perché dimostratosi estremamente valido è quello della telemetria….
(AG) – Aggiungerei che è ormai considerato importante quasi quanto lo stesso apparato. Se si confronta il costo di acquisto di un apparato con quello che poi sarà il costo di gestione, si capisce la ragione per cui il controllo remoto è diventato così centrale nella scelta di un prodotto. Ancora più importante per i network che devono gestire un elevato numero di impianti sul territorio. La prima telemetria Elenos risale al 2001, quando la progettammo per l’amplificatore E2000DR. Sfruttava Hyperterminal di Windows, era pensata più per il nostro debug che non per il collegamento remoto. Ebbe invece un successo vastissimo ed immediato, ed ancora oggi, grazie alla sua essenzialità grafica ma alla enorme quantità di dati disponibili, è utilizzata con soddisfazione da moltissimi utenti. Negli ultimi anni abbiamo implementato sistemi di controllo remoto molto più “comodi” ed efficienti quale il WEB, l’SNMP, le mail, attraverso i quali l’utente può accedere a tutti i dati ed ai controlli dell’apparato. La messaggistica SMS è ovviamente sempre supportata, decisamente perfezionata ed ampliata rispetto alle prime versioni di 18 anni fa. (E.G. per NL)