Google Home è in Italia: il ricevitore radio 4.0 (oltre a molte altre funzioni) inizia la colonizzazione delle case.
Il maggiordomo “del futuro” è arrivato anche da noi: dal 27 Marzo anche in Italia sono disponibili Google Home e Google Home Mini, i due smart speaker dell’OTT USA.
Nel video che riportiamo è possibile comprendere le potenzialità dell’apparecchio: dopo l’attivazione vocale (l’ormai noto “Ok Google”) si può chiedere allo smart speaker di riprodurre musica (anche da stazioni radio IP), dirci le previsioni meteorologiche, aggiornarci sulle ultime news o risultati sportivi, ma anche controllare altri dispositivi casalinghi dotati di connessione (ad esempio, è possibile accendere luci o riprodurre Netflix sulla smart tv).
La differenza tra i due smart speaker lanciati sul mercato è nel prezzo (149 euro per Google Home, 59 euro per la versione Mini) e di performance audio, ma non di servizi offerti.
Per funzionare, Google Home (e Mini) ha bisogno di una connessione internet wi-fi e la configurazione è semplice e intuitiva e avviene tramite smartphone. La gamma di servizi che lo smart speaker può fornire è ampia, ma dipende anche dalla disponibilità del proprietario a rilasciare le autorizzazioni necessarie all’intelligenza artificiale per svolgere le ricerche online (indirizzo, posizione, accesso agli account personali di email, Netflix o Spotify, eccetera). Comodità e meraviglia, insomma, devono commisurarsi con la rinuncia a importanti fette di privacy, tenuto conto anche del fatto che il microfono del dispositivo – a meno che non lo si spenga – è sempre in ascolto.
Da un punto di vista di strategie di mercato, con il lancio tempestivo nel Belpaese Google cerca di recuperare terreno sulla concorrente Amazon che – dall’ultimo rapporto Infinite Dial – sembra essere in vantaggio sulla casa di Mountain View con l’equivalente Echo (Alexa). (V.D. per NL)