Radio 4.0. Si sposta nel tempo l’arrivo di Fiona e Aloha, gli smart speaker social di Facebook, ancora stordito dallo scandalo di Cambridge Analyctica

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Il dominio del mercato degli smart speaker, gli altoparlanti intelligenti che, in tema di radiofonia, sostituiranno i vecchi ricevitori FM presenti ormai sono nel 50% delle case – oltre, chiaramente, a svolgere il ruolo di assistenti domestici – rimarrà almeno fino a Natale dominio pressoché assoluto di Google: Fiona e Aloha staranno infatti ancora rinchiuse a Menlo Park, in California, uscendone non prima di ottobre 2018.smart speaker google home - Radio 4.0. Si sposta nel tempo l'arrivo di Fiona e Aloha, gli smart speaker social di Facebook, ancora stordito dallo scandalo di Cambridge AnalycticaLo smart speaker Google Home non avrà ancora per molti mesi concorrenti: l’assistente Alexa contenuto nel device Echo di Amazon non arriverà da noi prima di Natale 2018 (avrebbe dovuto giungere in occasione di quello del 2017, ma ritardi legati pare alle vicende del GDPR ne hanno posticipato il lancio), Apple HomePod appare ancora un device di nicchia, mentre il competitor Facebook ha accantonato il lancio inizialmente previsto tra maggio e giugno 2018.
Gli echi dello scandalo Cambridge Analyctica sono infatti ancora molto forti. Tanto da aver indotto la società di Zuckerberg a ridurre gli ordinativi dei device del 20% per il 2018, come si apprende dall’ultimo rapporto di Digitimes, che ipotizza il lancio per ottobre di quest’anno.

Come detto, i device casalinghi di Facebook si chiameranno Fiona e Aloha, avranno display da 15 pollici by LG e saranno prodotti da Pegatron.
Il principio di funzionamento sarà simile a quello di Google Home e di Amazon Echo, ma, ovviamente, avranno quale plus valore una maggiore interazione social e funzioni di chat video.
Insomma, sembra che i tre grandi player si stiano dividendo alcune aree del promettente mercato degli smart speaker: Google Home è un device molto domestico; Amazon Echo punta anche ad uscire di casa per accompagnare l’utente sulle connected car; Facebook, mira all’interazione “social”.
Intanto, in Italia, Google Home vende bene, anche se il prodotto non appare ancora affinato a dovere, soprattutto a riguardo dell’interazione con gli apparecchi smart delle abitazioni, con i quali non raramente si fa fatica a realizzare l’associazione. Ma come dice lui stesso all’utente che lo interroga sui suoi limiti: “Non smetto mai di imparare“. (M.L. per NL)

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