Digitali nella forma, ma analogiche nel cuore.
Parliamoci chiaramente: fuori il caso di Lolliradio, più unico che raro (per qualità del prodotto, ma anche per incredibile longevità in un mondo, quello IP, costellato da iniziative effimere), in Italia si inizia a fare web radio in modo professionale solo da poco.
Radio Yacht e Radio Milano International (versione web rinata qualche anno fa), sono accomunate oltre che dalle veicolazioni digitali, da un layout editoriale estremamente verticale (come è comprensibile che sia via IP) e da una cura estrema per la qualità sonora.
Entrambe le IP Radio hanno le radici attorno a valori estetici e qualitativi che ne contraddistinguono l’offerta.Radio Milano International rinviene tali elementi dalla sua gloriosa storia, che, è quasi inutile dirlo, si colloca proprio a marzo di una valangata di anni fa: il 1975 (a breve festeggerà l’anniversario con una festa a Milano). E’ tradizionalmente considerata la prima radio italiana, anche se sappiamo che (almeno giuridicamente) così non è. Ma tant’é: il clamore che l’iniziativa del compianto Angelo Borra (al ricordo del quale chi scrive è molto legato) generò fu così rilevante da tributarle tale onore ad imperitura memoria.
Sul lato tecnico, il cappello va invece sollevato agli attuali curatori, storici quanto il marchio che rappresentano, ed in particolare ad Adriano Ronchi, eclettico curatore di quel particolare suono che contraddistingue le trasmissioni digitali (via IP): quasi un filo conduttore col sound fortemente processato delle trasmissioni su 101 MHz della seconda metà degli anni ’70 a Milano (al tema del processamento sonoro abbiano appena dedicato un approfondimento di Max Pandini Gastoldi risultato estremamente gradito ai lettori, visti i numerosi feed-back).
Nel caso di Radio Yacht si ha invece una chiara ispirazione “italian style”, con un approccio internazionale, consente di raggiungere un’utenza profilata, sempre più numerosa.
Il suo naturale posizionamento nel mercato globale ha da tempo imposto investimenti chiari e decisi sulle tecnologie digitali più avanzate, con uno sguardo rivolto alla selezione dell’utenza che all’offerta generalista, costruita grazie allo stile, il linguaggio ed, in generale, alla comunicazione a partire da logo, realizzato da uno stilista italiano internazionale, che preferisce rimanere anonimo.
La fusion tra lusso e tendenza, intesa come nuova eleganza easy chic e smart, ha conquistato uno spazio indipendente e caratterizza un’offerta esclusiva che ha attenzionato anche realtà internazionali, in sintonia con il carattere del progetto.
Da pochi anni, infatti, il gruppo svizzero produttore del magazine “Sette Haute Style“, editoria del lusso, ha acquisto quote dell’originaria società, posizionando il cuore del progetto in terra elvetica a Lucerna, ma lasciandone l’anima creativa nelle factory italiana e Gran Bretagna.
La coerenza ne è rimasta intatta, a seguito anche dei prestigiosi eventi internazionali realizzati come al Cafè del Mar di Ibiza, Hotel Mandarin Oriental di Milano, Street Parade di Zurigo, WMC di Miami per citarne alcuni.
“Non abbiamo mai pensato a RY come una stazione radiofonica ma come ad un grande hotel del lusso e della tendenza con un suo villaggio in cui l’accoglienza e l’attenzione al dettaglio fosse elemento imprescindibile” sono le parole di Roberto Barone, CEO & Founder del progetto, che grazie alla sua esperienza e storia personale ha potuto dare un chiaro indirizzo all’alta qualità del suono, oltre a quella dell’offerta musicale “La riconoscibilità del suono, la qualità sonora è stato per noi il primo elemento distintivo ed è necessario per fidelizzare un’utenza esigente, come quella che sceglie il digitale”.
Non a caso, sul sito di Radio Yacht, viene consigliato con quali diffusori godere pienamente del sound (il cui designer è stato proprio Max Pandini Gastoldi), utilizzando i sistemi digitali evoluti in grado di esaltarne tutti gli aspetti.
Attualmente Radio Yacht viene trasmessa in digitale attraverso Web ed App, nelle diverse aree geografiche che segnano anche le diverse necessità commerciali. Ma “in Italia, a breve, partiranno sperimentazioni in DAB+ in alcune aree italiane ed in FM, attraverso specifici accordi con editori; parallelamente per l’estero è in fase di lancio lo spin off nel Principato di Monaco, in DAB+ diffuso direttamente da Monte Carlo in tutta la Costa Azzurra“, fanno sapere a NL dal quartier generale di Roberto Barone. (M.L. per NL)