Immaginate un’app che vi avverta dell’avvio del vostro programma preferito radiofonico con una notifica push, oppure che vi consenta con un semplice click di accedere alla sezione podcast per riascoltare i contenuti persi o che per i quali eravate impossibilitati all’ascolto (o alla visione) in versione live o ancora che vi consenta di interagire in diretta col conduttore del programma inviandogli un messaggio senza passare da altri strumenti di messaggistica.
Sono solo alcune delle tante opportunità offerte dalle app di nuova generazione per la fruizione dei contenuti radiofonici via IP, tanto più attuali in vista dell’arrivo delle connected car, che importeranno una rivoluzione nella radiofonia.
Radio 24, che oggi si propone con la nuova campagna pubblicitaria che qui riportiamo, è una delle emittenti più attive sul fronte IP, anche se non si può certamente definire una stazione multipiattaforma, posto che, in controtendenza con la moda del momento, è priva di una declinazione visual radio (il che, per una radio d’informazione, è quantomeno curioso, visto, per esempio, il successo riscosso con tale formula da Radio Radio di Roma, che si sta sviluppando in ambito nazionale su un segmento di mercato molto simile).
La nuova app di Radio 24, che qui analizziamo, si differenzia da quelle delle altre emittenti oltre che per l’opportunità di notifiche push, di accesso diretto all’area podcast, di interazione in real time col conduttore, anche per la funzione MyRadio, che consente di creare un palinsesto personalizzato e , quantomeno nella versione IOS, per la fruizione da parte dei non vedenti.
Sul piano commerciale, le app di nuova generazione offrono servizi molto interessanti realizzando interazioni dirette tra l’ascoltatore e l’inserzionista, consentendo un monitoraggio sul ritorno sull’investimento (ROI) ed una profilazione dell’utenza del medium e della clientela.
“Di fatto, si realizza un nuovo canale di distribuzione per le promozioni ed è una forma di indottrinamento degli ascoltatori verso le peculiarità digitali (link diretto al sito, couponing, video, contest, download di app del cliente, calendarizzazione automatica degli eventi con avvisi, alert per saldi e promozione, ecc.)”, spiega Giovanni Madaro, economista di Consultmedia (struttura di competenze a più livelli collegata a questo periodico), che da un anno e mezzo a questa parte sta seguendo con molta attenzione lo sviluppo della cosiddetta Radio 4.0.
“La fruizione radiofonica sulle radio interconnesse sarà regolata attraverso il principio dei menu: si parte dall’app aggregatrice, che potrà essere costituita da un collettore indipendente (come TuneIn, MyTuner o FM World) oppure captive delle singole case automobilistiche per poi accedere con touche screen o comandi vocali (che saranno i più utilizzati) alla sezione della singola stazione o al brand bouquet del gruppo (es. Radio Radio, United Music di Radiomediaset o DeeJay di Elemedia)”, aggiunge Madaro. “Dal brand bouquet si potrà fruire di ogni contenuto del singolo programma oltre che alle funzionalità specifiche, come quelle realizzate da 22HBG (partner tecnologico di Consultmedia) proprio per Radio 24″, continua il consulente.
“Ovviamente le app di nuova generazione costituiscono la massima espressione dell’integrazione di contenuti testuali, audio e video, fornendo contenuti eterogenei che vanno dalle news in forma testuale alla visual radio passando, ovviamente, dall’esaltazione della componente sonora“, aggiunge l’economista, che ricorda come proprio in queste settimane si possa “usufruire dell’opportunità di realizzare tali applicazioni sfruttando presentando, dal 30/01/2018, le domande per ottenere voucher fino a 10.000 euro per la digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese (già dal 15/01/2018 sarà possibile accedere alla procedura informatica e compilare la richiesta sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico”.
“Il voucher è destinato ai soggetti interessati all’acquisto di hardware, software e servizi specialistici per digitalizzare i processi aziendali e favorire l’ammodernamento tecnologico“, spiega Madaro che conferma il grande interesse manifestato dalle emittenti, soprattutto radiofoniche.
“Ad oggi abbiamo ricevuto quasi 100 richieste di assistenza per la predisposizione delle istanze; e la procedura non è ancora partita. D’altra parte il voucher è impiegabile per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano di migliorare l’efficienza aziendale, oppure modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro, o ancora sviluppare soluzioni di e-commerce o fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, ma anche realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT e quindi ben si può comprendere l’interesse delle imprese”. (E.G. per NL)