La rivista Radio World ha dedicato in questi giorni ampio spazio allo sviluppo nel Nord America, in Canada ed in Messico della radio digitale con formato HD Radio (che opera in modulazione di frequenza con la tecnologia IBOC, acronimo di “in band on channel”) che ha visto 2600 stazioni integrare i contenuti con 4400 singoli programmi (cd. HD2, HD3 e HD4).
Come noto, utilizzando l’approccio ibrido IBOC, in Nord America si impiegano le frequenze FM per veicolare contemporaneamente al contenuto analogico canali digitali aggiuntivi e metadati (immagini, informazioni sui contenuti, ecc).
Ma a catturare l’attenzione degli operatori/editori è soprattutto l’obbligo introdotto nel 2018 negli USA di dotare le auto di telecamere di sicurezza e conseguentemente di uno schermo che (nei limiti dei protocolli di sicurezza sulla guida) può pertanto essere riempito di informazioni, quali, ad esempio, la copertina del brano in onda o il logo dell’inserzionista.
Rick Grennhut (foto), direttore de Broadcast Business Development presso Xperi Corp, società californiana specializzata nello sviluppo di soluzioni audio per automotive, spiega su Radio World: “In effetti, il 79% di tutto l’ascolto radio negli Stati Uniti è costituito da stazioni che hanno già upgradato allo standard digitale HD Radio. Oggi quasi il 90% della popolazione degli Stati Uniti è illuminato dal segnale di almeno una stazione radio digitale. Quaranta case automobilistiche offrono più di 275 modelli di veicoli con ricevitori HD Radio, con oltre il 62% che offrono ricevitori digitali come equipaggiamento standard. Al momento ci sono oltre 55 milioni di auto dotate di ricevitore IBOC sulle strade nel Nord America e ben oltre la metà di tutte le nuove auto vendute nel 2018 aveva un ricevitore di tale tipologia. Diversi mercati degli Stati Uniti hanno una penetrazione della HD Radio su strada del 33%, il che significa che una su tre auto è dotata di un ricevitore in grado di decodificare tale formato. A livello nazionale, quasi il 19% di tutte le auto negli USA è IBOC equipped. Aggiungendo i ricevitori stand alone si giunge a quasi 59 milioni di ricevitori “FM digitale” nel Nord America”, sottolinea Rick Grennhut.
Ma, secondo Grennhut, c’è un altro aspetto, di tipo contenutistico, rilevante: “Le emittenti radiofoniche statunitensi utilizzano da molto tempo la capacità di multicasting del formato HD Radio per servire un pubblico eterogeneo che prima era antieconomico raggiungere. Le stazioni hanno canali affittati alle chiese locali e alle emittenti di lingua straniera, fornendo a questi gruppi la propria emittente radio a costi contenuti.
In Canada ci sono già 2,6 milioni di auto dotate di HD Radio e 33 produttori che offrono tale tecnologia in alcuni o tutti i loro modelli. Più di un’auto su tre vendute in Canada nel 2018 è dotata di ricevitore IBOC.
In Messico, molte stazioni trasmettono in simulcast la propria stazione AM su un canale multicast HD2. La tecnologia FM digitale diventa il veicolo attraverso il quale le stazioni AM possono trasferire i loro ascoltatori in modulazione di frequenza senza correre il rischio di perdere il pubblico esistente nel processo – puntualizza Rick Grennhut -. Il Messico ha recentemente superato il target di 100 stazioni IBOC che comprendono 161 canali distinti in onda in 34 mercati sparsi in 21 stati. L’adozione del formato ha avuto luogo nel giugno 2011 ed oggi serve 51 milioni di ascoltatori, che rappresentano oltre il 41% della popolazione messicana”.
Secondo Grennhut, la tecnologia IBOC ha inoltre il plusvalore commerciale “visual”, data la possibilità “di inviare un’immagine statica con una fonte audio, come la copertina del brano o il logo dell’inserzionista. Ciò consente alla radio di avere lo stesso “aspetto” della radio satellitare o del servizio di streaming che il consumatore potrebbe già ascoltare nella propria auto. Aspettatevi di vedere questa funzione su un numero sempre maggiore di autoradio, dato che il mandato U.S. 2018 per le telecamere di backup in tutte le nuove auto (che quindi devono essere dotate di schermo) fa sì che ulteriori produttori aggiungano questa skill in futuro“, conclude Grennhut.
Ovviamente anche in tali mercati si tratta di una fase di transizione che vede la cd. multipiattaforma convergere verso soluzioni IP, oggettivamente l’unico vettore che non dispone di limitazioni di quantità di contenuti distribuibili. (E.G. per NL)