Siamo stati invitati oggi a Milano da BV Media (società specializzata nella vendita di prodotti e servizi per il broadcasting radiotelevisivo) alla presentazione della nuova release di MusicMaster, il noto software di programmazione musicale radiofonica adottato da molte reti nazionali ed importanti radio regionali italiane.
Wirt & Hopkins
A corollario della presentazione delle nuove features del software, i manager di MusicMaster Scott Wirt (impegnato dal 1983 sul tema della gestione della programmazione musicale) ed un simpatico Kevin Hopkins in possesso di un ottimo italiano, hanno illustrato le prossime tendenze della radiofonia, peraltro in più occasioni ribadite su queste pagine.
“Lavoriamo su un orizzonte temporale di 5 anni: entro il 2025 la Radio sarà molto diversa da come la vediamo oggi”, ha spiegato Hopkins alla platea degli operatori.
Dal broadcasting all’egocasting
“Passeremo gradatamente dal broadcasting all’egocasting, cioè la radio profilata sull’utente. Ma attenzione: non si tratterà di una playlist dell’utente alla Spotify (di cui in questi giorni si ascolta la pubblicità anche sulle radio nazionali, ndr), ma di una radio vera. realizzata dai radiofonici in forma tailor made per ogni utente, grazie alle nuove opportunità tecnologiche sul web“, ha sottolineato il giovane manager di MusicMaster
“In questa fase transitoria si svilupperanno le radio verticali IP, sempre più profilate, quali brand extensions del logo principale (es. Radio Pinco 70 Disco, Radio Pinco 70 Funky, Radio Pinco 70 Soul, ecc. ndr). Lavoriamo già con gruppi che con MusicMaster organizzano la musica di 50, 100, 150, 300 stazioni”, ha annotato Hopkins.
Brand Bouquet
In sostanza, il messaggio è che i milioni di ascoltatori della grande radio si frammenteranno su un numero elevato di stazioni del suo brand bouquet, mantenendo immutato il capitale dell’utenza. In sostanza, l’applicazione della proprietà commutativa dell’addizione, in base al quale, cambiando l’ordine degli addendi, la somma non cambia.
Per gli esperti di MusicMaster la Radio confermerà la propria resilienza adattandosi ai cambiamenti indotti dall’era della profilazione con grande ottimismo e caparbietà. Certamente molti editori si perderanno per strada; saranno quelli che non reagiranno ai segnali dei mutamenti in corso. Ma, dall’altro lato, nasceranno player più evoluti, in grado di intercettare efficacemente le istanze del mercato. (M.L. per NL)