Song ID è una nuova funzione degli smart speaker Echo di Amazon (che sarà lanciata anche nella versione italiana, anche se ancora non se ne conosce la data) che ricrea gli effetti di Shazam, la nota applicazione che consente di scoprire titolo ed autore di un brano ed eventualmente di downloadarlo.
Come abbiamo già avuto modo di spiegare in un altro pezzo, l’ultimo studio “Ratings Prospects” di Nuvoodoo, società specializzata nel digital, nelle ricerche di mercato, nel telemarketing e nel direct mail, ha fornito alcuni risultati interessanti a riguardo dell’impatto sul medium Radio degli smart speaker negli USA, dove tali device sono cresciuti, quanto a diffusione, dal 30% dell’agosto 2017 al 43% del gennaio 2019.
In sostanza, negli USA, gli smart speaker hanno ormai superato i ricevitori FM/AM casalinghi (scesi al 40%), finendo per incidere anche sulle valutazioni delle tradizionali infrastrutture diffusive via etere, come testimoniato anche dalle recenti dichiarazioni del colosso radio iHeart.
Molti operatori si chiedono tuttavia perché Google ed Amazon dovrebbero favorire l’ascolto radiofonico attraverso tali device.
Un motivo è stato indirettamente palesato in questi giorni attraverso una nuova funzione, chiamata Song ID, che permette di evitare di “shazammare” una canzone diffusa da una stazione radio per scoprirne titolo ed autore attraverso gli altoparlanti intelligenti di Jeff Bezos non muniti di schermo (perché con questi è già possibile visualizzare i metadati toccando il display).
Gli utenti possono abilitare la funzione Song ID col comando “Alexa, attiva ID canzone” (o “Alexa, disattiva ID canzone” se inizia a interrompere il flusso dei brani preferiti). Una volta abilitata la funzione, Alexa prima di far partire la riproduzione di ogni singolo brano o non appena la stazione lo riprodurrà annuncerà il titolo e il nome dell’artista (attraverso l’esame preliminare del flusso streaming rispetto alla sua somministrazione all’utente).
La decisione di Amazon di integrare in Alexa strumenti di riconoscimento musicali sarebbe conseguenza dei feed che la società riceve quotidianamente a riguardo delle domande poste ai suoi smart speaker sulla musica ascoltata (domande del tipo “Alexa, che canzone è questa?” e “Alexa, chi canta questo brano?”).
Ma c’è un’altra motivazione che ha spinto Amazon nell’implementazione: quella di favorire la fruizione dei servizi di Amazon Music, considerato che Alexa informerà i suoi utenti della possibilità di scaricare il brano oggetto di richiesta di informazione attraverso la sua piattaforma. Insomma: la Radio stimola l’interesse dell’utente, Alexa lo soddisfa, Amazon glielo vende. (E.G. per NL)