Torniamo su un argomento che col precedente articolo aveva sollevato tra i lettori divergenti opinioni, ma sulla cui attualità ed importanza arriva oggi il contributo del consorzio RadioDNS, l’ente promosso dai broadcaster per favorire l’hybrid radio, cioè la radio fruibile in multipiattaforma con interscambio di vettori (FM, DAB+, IP).
Come più volte suggerito su queste pagine (con monito anche verso gli enti regolatori), RadioDNS sta infatti cercando di favorire una mediazione tra le emittenti e le case automobilistiche di tutto il mondo per realizzare un accordo quadro per gestire i contenuti delle stazioni radio sulle auto interconnesse.
Nel merito, RadioDNS, nell’ambito del Project Logo (che la dice lunga sul cd “pericolo icona” a cui avevamo dedicato recentemente attenzione) ha ora deciso di sottoporre a consultazione pubblica le “Condizioni d’uso standard” (di contenuti radiofonici, ndr), un modello di accordo tra i player radiofonici e l’automotive per superare la necessità di firmare specifici patti contrattuali, spiega l’organizzazione in una nota.
“I termini proposti sono stati elaborati sulla base del successo del modello di licenza Creative Commons, che consente ai content provider web di distribuire liberamente (cioè gratuitamente, ndr) i contenuti mantenendo però il controllo su come vengono utilizzati e proposti”, sottolinea l’ente esponenziale.
L’obiettivo del consorzio è quindi quello di definire un modello contrattuale univoco per rendere più facile la creazione di contenuti da fruire in auto senza rallentamenti determinati da vincoli burocratici.
“Vogliamo che le stazioni radio ci facciano conoscere la propria disponibilità a rendere disponibile i propri contenuti alle case costruttrici di automobili sulla base dei termini proposti e, in caso contrario, perché no”, ha dichiarato Nick Piggott, direttore del progetto RadioDNS, che ha concluso: “Useremo tale feedback per modificare i termini proposti in modo che possano essere adottate da quante più stazioni radio possibili.”
Il documento di consultazione (scaricabile qui) può essere utilizzato fino al 12/04/2019; successivamente RadioDNS pubblicherà un aggiornamento in esito alle risposte ricevute.
Si tratta di un passo importante che peraltro apre le porte ad un altro genere di accordo: quello con gli aggregatori indipendenti di flussi streaming radiofonici, posizione che necessita con altrettante urgenza di una regolamentazione. (E.G. per NL)