Il contenuto farà la differenza, non più l’infrastruttura: nel prossimo futuro la dimensione diffusiva conterà sempre meno, a fronte di uno sviluppo esponenziale del consumo di podcast trattato con opportuna attività di SEO (Search Engine Optimization).
Grande successo, superiore alle previsioni, per il convegno sulla Radio 4.0 organizzato al Pirellone, sede della Regione Lombardia, avente tema gli importanti avvicendamenti tecnologici che stanno interessando il comparto radiofonico mondiale in vista del Twenty Twenty (nel periodo 2020-2022), soprattutto in relazione all’avvento degli smart speaker (Google Home e Amazon Echo), che costituiranno con ogni probabilità il più diffuso regalo del prossimo Natale.
Sull’importanza che rivestiranno i contenuti originali (prevalentemente – ancorché non necessariamente – non musicali) in un futuro dove le infrastrutture diffusive di proprietà (FM e DAB+) conteranno sempre meno in relazione alla crescita delle piattaforme IP (smartphone, connected car, smart tv e, appunto, smart speaker), hanno convenuto sostanzialmente tutti i relatori presenti, moderati da Patrizia Cavallin.
“Nell’ambito del prossimo sviluppo delle connected car, la fruizione di podcast sarà una consuetudine e, per conseguenza, è quantomai opportuno che le emittenti radiofoniche (ma anche tv) si adeguino a tale nuovo modello di somministrazione di contenuti. Senza alcun indugio, altrimenti la Radio finirà come la tv tradizionale, che si è accorta dell’esistenza di Netflix come competitor quando questo era già diventato il più grande player tv del mondo. L’equivalente di Netflix per la Radio, è Spotify“, ha avvertito Massimo Lualdi, partner di Consultmedia e direttore di questo periodico.
“Radiofenomeni, trait d’union tra il passato fantastico delle radio libere ed il presente 4.0, troverà naturale collocazione nell’ambiente podcasting”, ha commentato Franco Lazzari, storica voce radiofonica milanese che insieme a Luca Levati di Radio Lombardia si è soffermato su quanto la Radio possa ancora offrire al pubblico, a condizione di sapersi adeguare al contesto web e social in particolare.
Filippo Grondona, giovane (18 anni) promessa radiofonica (ha esordito su Radio Millennium Milano ed è oggi in forza a Radio Globo di Roma), nella sua condizione di millennial, ha illustrato cosa si attendono oggi dalla radio i suoi coetanei e cosa dovrebbero fare le emittenti per adeguare il contenuto delle trasmissioni ai loro gusti.
“Gli smart speaker sono una formidabile opportunità tecnologica di cui l’impiego radiofonico è solo una della possibilità: sono semplici da usare, imparano da noi e ci semplificano la vita; per questo non vanno sottovalutati”, è il sunto dell’intervento di Gianluca Busi di 22HBG, player tecnologico impegnato insieme a Consultmedia per la realizzazione di skill per la fruizione di live streaming e podcasting su Amazon Echo e Google Home, che ne ha dimostrato l’impiego durante il convegno, destinando poi al termine dello stesso una sessione di spiegazioni “personalizzate”.
“La ventennale esperienza della community FM World è stata importante per capire le esigenze concrete dei radiofonici, così come le profilazioni dell’omonimo aggregatore ci offrono interessanti spunti di riflessione sul consumo radiofonico, oltre a contribuire a sviluppare l’algoritmo 22HBG che governa il più importante collettore di flussi streaming radio italiano”, ha spiegato il giornalista Nicola Franceschini, fondatore di FM World e moderatore della community.
Sommarietà dell’attuale modello delle indagini d’ascolto e importanza del ruolo statale nel supporto economico a chi svolge veramente attività editoriale radiofonica nell’ottica di non svilirne il ruolo a meri fornitori di contenuto per gli OTT del web, è invece stato il contributo conclusivo di Fabio Duranti, editore di Radio Radio Tv, stazione multipiattaforma che, come nella scorsa occasione, ha seguito l’evento in diretta streaming e con ripetuti interventi nelle trasmissioni diffuse in FM, DTT, IP, sat (Sky).
Data la notevole interazione col pubblico, il convegno ha ampiamente sforato rispetto al termine inizialmente previsto per le ore 13.30, estendendosi di quasi 45 minuti in più, con la promessa che con l’anno nuovo sarà al Pirellone organizzato un nuovo consesso questa volta sotto forma di tavola rotonda, con argomento “core” il nuovo modello di business nell’era 4.0. (E.G. per NL)