FM World, il più importante aggregatore di flussi streaming radiofonici italiano, prende atto del boom delle visual radio sul DTT e crea una sezione apposita sull’app per vedere il contenuto audiovisivo.
“Stiamo lavorando in ogni direzione sulla piattaforma IP – spiega a NL Gianluca Busi di 22HBG, la società proprietaria di FM World -, dagli smart speaker, per i quali siamo in una fase avanzata di sperimentazione con Google Home, alle smart tv e, naturalmente, sul nostro aggregatore. L’esplosione del fenomeno delle radio sul digitale terrestre, avvenuto lo scorso anno ed intensificatosi in questo, ci ha indotto ad accelerare in un upgrade che avevamo comunque già in programma. Le prime test station sono già state inserite nell’app (cfr. video riportato, ndr) e contiamo di rendere disponibile la versione definitiva di FMW in due distinte sezioni (audio e visual) tra settembre ed ottobre”.
“Che il futuro della radio sia visual ormai non è chiaro solo a chi non vuol vedere la realtà – commenta Massimo Rinaldi, ingegnere dell’Area Tecnica di Consultmedia, struttura di competenze a più livelli (collegata a questo periodico), che insieme a 22HBG sta da un paio d’anni lavorando sull’ibridizzazione della radio.
“Il punto è che come per l’audio occorre presidiare quante più piattaforme possibili (FM, DAB+, IP, sat, DTT), anche per la componente audiovisiva è necessario fare altrettanto. Se infatti in questo momento la visual radio non può prescindere dal DTT (prova ne è lo scarsissimo riscontro delle soluzioni solo sat e IP proposte da qualche editore, ndr), così non sarà dopo il Twenty Twenty (la successione tecnologica del 5G, che avverrà tra il 2020 ed il 2022, con roll out per il 2025), quando il digitale televisivo terrestre comincerà a cedere quote importanti di presidio dell’utenza a favore dell’IP ma anche del sat, che rispetto al DTT godrà di un’aspettativa di vita ben superiore.
Come Consultmedia stiamo lavorando proprio in questa ottica, favorendo ogni azione volta a consolidare la multipiattaforma attraverso un approccio cross-platform, che sono due principi ben distinti“, continua Rinaldi.
“L’iniziativa visual di FM World va proprio in questa direzione e riteniamo che tutte le emittenti radio debbano dotarsi non solo della versione video multipiattaforma, ma che debbano anche investire nei podcast audio e video, posto che i device smart (quindi smart speaker, ma anche smart tv) privilegeranno tali contenuti rispetto al mero live streaming, che nel tempo lascerà sempre più spazio all’on-demand“, conclude il responsabile dell’Area Tecnica di Consultmedia. (E.G. per NL)