Gli editori radiofonici di tutto il mondo devono fare attenzione: se non passeranno velocemente al contrattacco, rischiano di fare la fine dei broadcaster tv che quando si sono accorti della presenza di Netflix e Amazon Video, questi erano già dei colossi irraggiungibili.
In questo caso, il pericolo per gli operatori FM/AM o i fornitori di contenuti digitali radiofonici che hanno il core business sulla veicolazione di musica senza innesti particolarmente originali o comunque su layout replicabili da un software, sono i cosiddetti SOD, cioè i servizi di streaming on demand, come Spotify e Pandora, che ora aprono un nuovo fronte di attacco.
Pandora (peraltro non più accessibile dal sito principale a seguito dell’introduzione dei vincoli del GDPR) – servizio di radio on-line, nato negli Stati Uniti, che si appoggia al Music Genome Project (algoritmo per cercare brani simili a quello segnalato dall’utente) permette ai fruitori di creare delle stazioni radio virtuali partendo dall’inserimento di un brano o di un artista che sia gradito all’utilizzatore – infatti, ha iniziato una collaborazione con Snapchat per il lancio dello streaming musicale di Snap Kit.
Ricordiamo che Snapchat è un’applicazione multimediale per smartphone e tablet realizzata dai soliti genietti, in questo caso Evan Spiegel, Bobby Murphy e Reggie Brown, studenti dell’Università di Stanford, nel settembre 2011. Il plusvalore di Snapchat sta nel consentire agli utenti di inviare messaggi di testo, foto e video visualizzabili solo per 24 ore (di qui il logo del fantasmino).
La prima versione dell’app, da cui Snapchat si è in seguito evoluta, si basava sulla condivisione di foto da persona a persona grazie all’impostazione “Storie”, che permetteva di inserire sull’app contenuti che sarebbero spariti dalla piattaforma dopo 24 ore. Snapchat è diventata famosa e rappresenta un’innovazione nell’ambito dei social media nella misura in cui prima del suo avvento non era possibile per gli utenti interagire attraverso adesivi virtuali e oggetti di realtà aumentata. A partire da febbraio 2018, Snapchat ha 187.000.000 di utenti attivi ogni giorno.
Attraverso la joint venture, gli ascoltatori di Pandora saranno in grado di inviare le loro canzoni preferite ad amici attraverso le schede delle canzoni che visualizzano le copertine degli album su uno sfondo animato consentendo ai destinatari di ascoltare il brano su Pandora scorrendo l’immagine verso l’alto.
“Sarà un’integrazione social potente e completa con la musica“, ha affermato Chris Phillips, Chief Product Officer di Pandora. “L’esperienza del prodotto Snapchat, la sua platea di utenti predisposta per natura alla condivisione fornirà attraverso Pandora un modo creativo e avvincente per scoprire e ascoltare la musica in modo intuitivo per gli Snapchatter“, ha concluso il manager di Pandora-
“Cerchiamo sempre nuovi modi per portare Snapchat nel mondo e il mondo in Snapchat”, ha affermato Jacob Andreou, Vicepresidente del Product for Snap Inc. “Grazie alla vasta libreria musicale di Pandora, la partnership per Snap Kit ci aiuterà a fidelizzare i nostri utenti”.
Insomma, un’altra iniziativa volta ad insidiare un territorio, quello musicale, che solo dieci anni fa era ancora pressoché esclusivo dominio del medium radiofonico. (E.G. per NL)