Radio DeeJay presenta la sua nuova app, “ripensata per offrire una migliore esperienza d’ascolto in alta qualità: dalle dirette dei programmi, ai podcast fino alle webradio”.
“Le nuove funzioni dell’applicazione permettono di non perdere nemmeno un attimo della trasmissione on air”, spiega una nota inviata a questo periodico.
“Infatti, con la funzione “riavvolgi”, collegandosi anche a programma già cominciato, si ha la possibilità di tornare indietro e riascoltare tutto dall’inizio e si potrà inoltre andare avanti e indietro lungo il flusso della diretta di 15” in 15”, senza saltare nessun momento della puntata“, fanno sapere da Via Massena.
Sull’app, sarà sempre disponibile anche la sezione on demand, per riascoltare tutte le puntate dei programmi.
Podcast vera novità
Vera novità dell’app sono le prime nuove serie podcast originali prodotte in esclusiva da Radio DeeJay che vedranno come protagonisti gli speaker della radio:
• Non lo dico io, Fabio Volo cerca le risposte alle grandi domande della vita nella poesia, nel cinema, nella filosofia e nella musica;
• La vita che sognavo da bambina di Valentina Ricci, i sogni delle bambine italiane dagli anni ’40 in poi;
• Le 10 degli anni ‘10 di Antonio Visca, le principali serie tv del decennio appena concluso;
• MC2 di Matteo Curti e Francesco Lancia, la scienza raccontata da Deejay.
Le prime puntate sono già disponibili sulla nuova app e ogni settimana verranno caricati nuovi episodi delle serie.
Accedendo alla propria area personale, si potrà salvare e organizzare la propria playlist dei contenuti, per ascoltarli anche in modalità offline.
Brand bouquet
“Tante le webradio tematiche con la musica selezionata da Radio Deejay per ogni momento della giornata“, spiega il comunicato dell’emittente a riguardo della funzione per accedere dalla nuova app al brand bouquet di radio verticali.
Connected car
“L’app di DeeJay sarà utilissima anche in auto e si potrà usare facilmente e senza distrazioni, grazie alla compatibilità con Android Auto e CarPlay“, continua la nota.
“Quando ho cominciato a fare la radio (mille anni fa) il nostro raggio d’azione era un quartiere, o un piccolo paese – spiega il direttore Linus -. Poi tutti questi spicchi si sono saldati riempiendo l’Italia di antenne. Ed era bello, ma il costo era impressionante e la qualità spesso scadente. Poi è arrivato lo streaming del computer, e almeno gli uffici e le camerette erano presidiate. Il futuro è arrivato con l’App, che segue il telefono di chi ci ascolta e lo tiene in contatto con noi, con il nostro mondo, dovunque sia il suo. Sempre di più. Oltre 100mila sono gli streaming al giorno dei nostri ascoltatori sull’app per rimanere sempre collegati. E ora potranno farlo ancora più facilmente, con tutte le novità della nuova release. Una su tutte, i podcast esclusivi con i personaggi di Radio Deejay”. (E.G. per NL)