Dopo la decisione della scorsa primavera di ritirare i propri podcast dalle piattaforme di Google, BBC Radio toglie le proprie emittenti live anche da TuneIn.
Dal 30 agosto le stazioni live della BBC Radio non saranno più disponibili sull’aggregatore indipendente TuneIn, il principale collettore al mondo di flussi streaming radiofonici.
Per ascoltare le radio (in diretta) della BBC ci saranno solo Radioplayer, le app e ovviamente le skill e le action dedicate agli smart speaker di Amazon e Google.
La motivazione ufficiale è il mancato feed-back da parte degli aggregatori indipendenti che impediscono agli editori di disporre di dati di gradimento sui singoli programmi o sulle frazioni temporali di ascolto.
“Quando rendiamo disponibili i nostri programmi tramite terze parti, chiediamo che tali piattaforme consentano di accedere all’account BBC o forniscano direttamente i dati di fruizione. Sfortunatamente, TuneIn non esegue nessuna di queste operazioni, quindi non abbiamo potuto raggiungere un accordo di condivisione dei dati con loro”, si legge in un post della BBC Radio.
“La scelta della BBC è guidata principalmente dagli sforzi di standardizzare il modo in cui gli ascoltatori nel Regno Unito accedono alle sue stazioni, che sfortunatamente è qualcosa che al momento non siamo in grado di accogliere“, è stata la risposta di TuneIn.
Tuttavia non si tratta di una rottura dei rapporti con TuneIn: il cambiamento ha effetto solo sulla radio in diretta, mentre i podcast della BBC rimangono accessibili sull’aggregatore USA.
Resta da vedere ora se la scelta della BBC si tramuterà in un disastroso autogol, vista la diffusione che ormai TuneIn ha assunto anche sui dashboard delle connected car, sulle smart tv, sugli smart speaker ed in generale sui dispositivi connessi alla rete. Oppure se si tratta di una strategia efficace per riprendere il controllo dei propri contenuti. (M.L. per NL)