E’ corsa forsennata per il posizionamento delle visual radio (e non solo).
L’esigenza è quella di partecipare ai bandi per la determinazione delle graduatorie dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) che avranno titolo ad essere trasportati sui mux T2 (digitale televisivo terrestre di secondo generazione) dal 2022. Bandi che, lo ricordiamo, sono attesi per fini agosto primi di settembre.
Gli ultimi arrivi riguardano l’Emilia Romagna (area considerata strategica – soprattutto sulla riviera – per diversi motivi), dove in questi giorni è arrivata la superstation romana Radio Radio Tv che riesce ad aggiudicarsi il medesimo LCN (676) del Lazio e della Lombardia:
Nelle regione è attesa anche Babayaga Tv, che ha acquisito un titolo FSMA regionale (tra l’altro l’emittente dovrebbe debuttare col palinsesto definitivo pluriregionale per l’autunno).
Novità anche per la milanese Radio Musica Tv, che dopo Lombardia e Piemonte annette la strategica Campania (l’emittente ha storicamente programmi dedicati alla musica partenopea), che da poco presidia il regionale 673.
Altro arrivo visual radio DTT in Emilia Romagna è in programma per la piemontese Radio 4 You, mentre in autunno dovrebbe tornare in onda nell’etere regionale lombardo la rivisitazione di un brand radiofonico milanese notissimo tra i primi anni ’90 e la prima decade del nuovo millennio. Sempre a Milano, dopo la barese Radio Popizz, dovrebbe infine presto iniziare la diffusione un’altra visual radio pugliese.
“Il bando per fornitori di servizi di media audiovisivi locali previsto dalla L. 205/2017 come aggiornato dalla L. 145/2018 ha accelerato la decisione di dotarsi di visual radio DTT da parte di molti editori radiofonici”, osserva Stefano Cionini, avvocato di Consultmedia (struttura di competenze a più livelli collegata a questo periodico) e cofondatore della law firm MCL Avvocati Associati.
“La Radio nell’indoor è ormai perlopiù veicolata sul DTT: tutti gli indicatori registrano una progressiva scomparsa dei ricevitori FM nelle case (quest’anno si scenderà sotto la soglia del 40% e l’anno prossimo le radio FM stanziali saranno solo in un terzo delle case) -. continua Cionini -. Negli esercizi pubblici l’assenza dei ricevitori FM è ancora più accentuata e la sostituzione dei televisori come device finalizzati principalmente alla dispensazione di musica ha effettuato un inevitabile bilanciamento, con l’effetto che non poche emittenti prive di visual radio DTT spesso si trovano nell’imbarazzante situazione di non poter far ascoltare ai propri inserzionisti i relativi spot“. Peraltro, la visual radio DTT è strumentale al potenziamento dell’area di business emergente nel settore radiofonico (ma in parte anche televisivo): quella della cosiddetta gestione degli eventi. “Il fascino della ripresa televisiva è ancora forte sul pubblico e costituisce un sostegno importante nella definizione di accordi di animazione“, conclude l’avvocato Cionini. (E.G. per NL)