Credere, provare e riuscire. Sono questi i tre verbi che riassumono la storia di Matteo Sandri e Simone Dei Tos, giovani speaker veneti approdati sulla multipiattaforma radiofonica.
Creatività, professionalità, un pizzico di temerarietà e una smisurata passione per la radio: ecco Is Good For You.
https://www.youtube.com/watch?v=h0TcKw_183k
“Il progetto, partito circa un anno fa, si è sviluppato inizialmente nelle tv locali del centro e nord Italia grazie a una playlist di mezzora, con i migliori video dance del passato e del presente, fino a trovare spazio e diffusione sulla multipiattaforma”, spiega a NL Matteo Sandri.
“Dalla tv alla webradio, Is Good For You non ha smesso e non vuole smettere di crescere e fare parlare di se. Dopo l’approdo alle Canarie, in Spagna, avvenuto qualche mese fa sulla frequenza 87.7 di Tenerife, è arrivato proprio in questo weekend il debutto nell’FM italiana”, continua lo speaker.
“Con un vero e proprio radioshow di due ore, Is Good For You sarà in onda a partire dalla mezzanotte di sabato 28 ottobre sulle frequenze del Veneto nord-est di Radio Pico (90.6 per Venezia, Padova, Treviso, Vicenza; 90.7 per Rovigo)“, fa eco Simone Dei Tos.
Un progetto multimediale che sta velocemente trovando anche l’interesse di numerosi speaker, sia di livello nazionale che regionale. Con un palinsesto di tutto rispetto e con già cinque voci in onda, in altrettante fasce orarie, Is Good For You sembra aver solo appena iniziato a fare a parlare di sé.Dopo quello di LolliRadio, il brand bouquet IP di Marco Lolli, di fatto apripista del connubio tra radio tradizionale e radio web, quando, qualche anno fa, probabilmente per la prima volta in Italia, una webradio sbarcò (in quel caso addirittura con un palinsesto H24) in FM, Is Good For You è un esperimento che giunge pochi giorni dopo l’articolo di questo periodico a firma di Ubaldo Ferrini (divenuto in poche ore top click) sulle grandi opportunità offerte dalle sinergie contenutistiche tra i mondi radiofonici via etere e via internet.
“In occasione del Web Radio Festival, tenutosi in questo week-end nella Capitale, abbiamo potuto materialmente accertare l’interesse degli editori FM per il web, sia (ovviamente) quanto a essenziale piattaforma distributiva calata nel contesto ibrido che ci accompagnerà per i prossimi 10-15 anni, sia in relazione alle enormi opportunità contenutistiche – commenta Massimo Lualdi, partner di Consultmedia (struttura di competenze a più livelli collegata a questo periodico) e relatore al convegno – Il mondo delle webradio (o del podcast) sta alla radio tradizionale come You Tube a quello della tv: non in competizione o in alternativa, ma in stato di complementarietà”. (E.G. per NL)