Lo scorso 8/12/2017 l’azienda di viale Mazzini ha lanciato RaiPlay Radio: la piattaforma digitale brand-bouquet che permette di accedere ai contenuti dei 10 canali radio della Rai. Tramite questo nuovo servizio, che ricalca la pagina RaiPlay con i contenuti televisivi, vengono ampliate le modalità di fruizione dei vari programmi radiofonici del servizio pubblico.
Accedendo da browser al sito raiplayradio.it o da tablet e smartphone scaricando l’App RaiPlay Radio, è possibile ascoltare le dirette (dall’inizio anche se il programma è già iniziato) e accedere ai contenuti on demand in podcast, riascoltando la programmazione degli ultimi sette giorni e consultando quella dei sette giorni successivi.
Anche la Rai, inoltre, cavalca l’onda della personalizzazione: registrandosi sulla piattaforma digitale (se non si ha già un profilo RaiPlay) o accedendo attraverso il proprio account Facebook, Twitter o Google, ciascuno può costruire la propria radio personale, creando una library di programmi preferiti, organizzandone i contenuti e decidendo quando ascoltare un programma grazie alle funzioni “Ascolta Dopo” o “Offline”, per scaricare i programmi ed ascoltarli anche senza connessione. Inoltre, l’App prevede la modalità “Car”, un’interfaccia semplificata per quando si è alla guida.La concessionaria pubblica, così come Radiomediaset (e a differenza di altri superplayer, come RDS e RTL, che curiosamente non dedicano quell’attenzione che la fattispecie meriterebbe), quindi si aggiorna e punta su un’offerta che sia un collegamento tra l’offline o l’online, proponendo i contenuti tramite lo streaming live e attraverso l’on demand nei giorni successivi.
Il servizio pubblico, da sempre un po’ restio ai cambiamenti, sembra essersi aggiornato, dapprima tramite la piattaforma RaiPlay e ora con RaiPlay Radio. I dati riguardanti la prima comprovano la bontà della scelta effettuata dai vertici dell’azienda: Gian Paolo Tagliavia – chief digital officer di Rai – ha commentato il buon risultato di RaiPlay affermando che “le grandi fiction di Rai Uno, quelle da nove-dieci milioni di ascoltatori sul lineare, fanno già un altro 10-15% di ascolti aggiuntivi sul non lineare nei sette giorni successivi” (fonte Italia Oggi). Sarà interessante osservare se anche la nuova piattaforma riguardante le radio produrrà un aumento degli ascolti dei vari canali di casa Rai.
Una sola considerazione, che, beninteso, nulla toglie alla grande validità dell’iniziativa tarata sul concetto della multipiattaforma: RAI si sarà ispirata a Sky Music, l’offerta audio musicale di Sky con 25 canali digitali realizzati con la collaborazione di Radio Deejay? (G.C. per NL)