La guerra per il controllo del cruscotto dell’auto in corso negli USA tra broadcaster e SOD (Pandora in testa) arriva anche in Europa in vista dell’introduzione delle auto interconnesse e delle tariffe sostanzialmente flat (pacchetti 20/30 GB/mese sono considerati tali) per la connessione in mobilità nel 2018.
Audi è la prima casa automobilistica ad adottare lo standard aperto RadioDNS per l’hybrid radio (considerata come l’ideale compromesso per il lungo passaggio dalle piattaforme eterogenee all’universo totalmente IP nell’arco di 15 anni).
La prima piattaforma del suddetto format sarà installata sulla costosa A8, ma a breve seguirà l’applicazione su altri modelli più diffusi.
Il sistema RadioDNS (di matrice europea), che sostanzialmente recepisce le considerazioni di EBU (la rappresenza europea dei broadcaster), si basa su una scelta intelligente ed immediata della migliore piattaforma tra quelle disponibili (tra FM, IP e DAB+) in un dato momento ed in uno specifico territorio, sottraendo l’incombenza all’utente.
La commutazione della ricezione tra la trasmissione FM e/o DAB+ e l’IP ha luogo senza soluzione di continuità e senza il rischio di scollamento temporale, in quanto il ricevitore regola i ritardi tra le singole piattaforme sincronizzando i contenuti e i livelli audio, così realizzando una transizione perfetta, senza interruzione e distrazioni.
Dal punto di vista visivo, i loghi delle stazioni vengono aggiornati automaticamente utilizzando gli standard RadioDNS e mostrati in alta qualità su un display ad alta risoluzione.
Come prevedibile, RadioDNS sfrutta l’interconnessione dell’auto con la scheda SIM incorporata (quindi non è necessario destinare il proprio smartphone), sfruttando un’antenna adatta alle singole piattaforme, anche se sarà possibile connettere il proprio dispositivo portatile.
RadioDNS consente, lato stazione, di trasmettere i metadati dei contenuti; circostanza rilevante, considerato che lo standard aperto del formato garantisce sviluppi continui.
Nick Piggott, project manager di RadioDNS ha dichiarato: “Audi ha abbracciato il nostro modello perché garantisce che ogni stazione radio possa preservare il priprio spazio sul cruscotto. D’altra parte, la radio ibrida è il modello di trasmissione più attuale, democratico ed evoluto”.
Christian Winter, ingegnere dell’area Infotainment Development e di Audi e Steering Board di RadioDNS ha motivato così la scelta della casa: “I servizi Internet vengono e vanno nel mondo dei consumatori. Per costruire una radio ibrida che funziona durante il ciclo di vita di un’auto, abbiamo deciso di utilizzare gli standard tecnici ETSI creati da RadioDNS“. (M.L. per NL)
Foto antenne di Floriano Fornasiero