Audio IP: negli USA Spotify e Pandora stracciano la Radio, ma le emittenti talk, sport, news, rock, AC, volano sullo streaming. Anche grazie a smart speaker e connected car.
Triton Digital ha pubblicato la Top 20 Ranker, classifica relativa ad ottobre 2018 delle USA Digital Top 20, le migliori stazioni IP ed i digital audio publishers (Spotify e Pandora), misurati dalla piattaforma Webcast Metrics sulla base del “Total Listening Hours (TLH)”, parametro definito come il numero totale di ore della singola stazione trasmesso in streaming durante le sessioni con una durata di almeno un minuto.
I dati più rilevanti che emergono dai grafici dell’Ascolto Audio IP della Top 20 Ranker di Triton (che pubblichiamo in apertura), evidenziano l’enorme gap tra i servizi di Streaming On Demand Spotify e Pandora (più o meno su livelli similari) ed il principale player radiofonico USA, iHeart.
Nel merito, Spotify ad ottobre 2018 ha registrato 2.801.702 sessioni attive (Average Active Sessions), mentre Pandora ne ha segnati 2.391.741, a fronte di 413.756 di iHeart, 128.390 di Prisa, 84.447 di NPR e 72.822 di Cumulus.
Altro elemento estremamente interessante che emerge dai rilievi della Top 20 Ranker di Triton è che tra le emittenti radiofoniche quelle che godono del miglior sviluppo percentuale, determinato – è bene sottolinearlo – dal grande sviluppo negli USA degli smart speaker sono le stazioni Talk, News Talk, Sports, Classic Rock e Adult Contemporary, cioè le emittenti che meno entrano in competizione con i servizi di streaming on demand e che trovano nel pubblico adulto il proprio target di riferimento.
“Si tratta di un risultato che conferma i trend da noi posti in evidenza da tre anni a questa parte: con l’esplosione dei servizi di streaming on demand, la Radio deve spostare il proprio baricentro sui contenuti non replicabili dai SOD e verso il pubblico più adulto. Una TOP 40 sarà sempre più esposta alla concorrenza dei servizi di streaming audio on demand, mentre una stazione talk od una sportiva continuerà ad avere un ruolo indiscusso e difficilmente aggredibili dalla Intelligenza Artificiale, anche se gli annunci di Spotify di voler entrare nel mercato dell’intrattenimento e delle news non fanno dormire sonni tranquilli agli editori”, commenta Giulia Cozzi della practice Radio Tv 4.0 di Consultmedia (struttura di competenze a più livelli collegata a questo periodico).
“Per quanto riguarda le emittenti musicali, appare sempre più evidente che l’unica risposta possibile al modello dello streaming on demand di Spotify sia il brand bouquet: si noti dalle classifica Audio IP di Triton che l’unico gruppo radiofonico che tenta di reggere l’onda d’urto dei SOD sia iHeart, cioè il player che dispone di più stazioni IP verticali. E’ quindi lì che le le emittenti devono investire”, conclude Giulia Cozzi. (E.G. per NL)