Che la radio stia diventando un’unica cosa con la tv non è certo una novità: la declinazone dell’antico medium elettronico sulla piattaforma televisiva è solo una delle necessarie estensioni per consentirne la fruizione su tutti i device, anche alla luce della progressiva scomparsa dei ricevitori FM indoor e della scomodità di utilizzare in loro vece pc e smartphone (in prospettiva sostituto ideale invece per il mobile).
Tuttavia, come noto, a sua volta la tv si declina in più sistemi di distribuzione: DTT, sat, IP. A riguardo di quest’ultimo sta rapidamente progredendo la diffusione delle smart tv, le televisioni connesse ad internet, ormai praticamente tutte quelle in vendita, quantomeno da un certo numero di pollici in su.
“Nell’ambito dei test che stiamo conducendo per l’ibridizzazione della radio in Italia ci siamo accorti incidentalmente che mentre esistono diversi aggregatori di flussi streaming audio (FM World, Tune In, My Tuner, Radio.it, ecc.), praticamente non ci sono collettori di contenuti televisivi”, spiega Stefano Apicella, responsabile della joint venture promossa da Consultmedia (struttura di competenze a più livelli collegata a questo periodico) insieme a 22HBG, Elenos, Itelco, Beacom, Consulenza Radiofonica, Bitonlive per la Radio 4.0.
“Abbiamo quindi studiato un’evoluzione del nostro aggregatore di flussi streaming audio FM World, di cui peraltro presto rilasceremo la nuova release, che consentirà di raccogliere ed organizzare in un’unica app compatibile con i sistemi operativi di tutti i principali smart tv in commercio i flussi audiovideo delle emittenti televisive e radiotelevisive, radiovisive, audiografiche dinamiche, nonché i brand bouquet“, interviene Gianluca Busi, ceo di 22HBG, la società che ha creato il primo aggregatore ibrido IP/FM italiano.
https://www.youtube.com/watch?v=i6SZpEedryw&feature=youtu.be
Fa eco Massimo Rinaldi, ingegnere di Consultmedia: “Del resto, come è impensabile che un utente possa riempire lo schermo dello smarpthone di app specifiche per ascoltare le singole radio preferite (di norma da 6 a 35), preferendo quindi selezionarle tra i preferiti di un bouquet (l’aggregatore, per l’appunto), analogamente un utente di smart tv preferirà selezionare i contenuti a/v da un unico collettore, piuttosto che lanciarsi in un’ardita ricerca nel mare magnum di contenuti disorganizzati. Peraltro, lato operatore, essere presenti in un aggregatore garantisce di non dover costantemente aggiornare la propria app rispetto alle evoluzioni dei sistemi operativi eterogenei dei produttori di apparati tv“.
La versione tv di FM World (che peraltro sarà integrato con i feed delle notizie dell’omonimo portale e anche di questo periodico) è già in fase di test e sarà presumibilmente resa disponibile nella sua versione post sperimentazione entro fine 2017. (E.G. per NL)