Anche le auto elettriche Polestar (Volvo) disporranno di un sistema ibrido per la fruizione di contenuti multimediali ed in particolare radiofonici.
Polestar, brand tecnologico per le vetture solo elettriche di Volvo Cars, ha presentato il nuovo modello Polestar 2 all’89° Salone Internazionale di Ginevra, tenutosi dal 7 al 17 marzo.
Il modello di pre-produzione di questa automobile elettrica ad alte prestazioni dispone di un sistema di infotainment basato su Android, con Google Assistant, Google Play Store (per app approvate dal settore automobilistico) e Google Maps.
Seguendo la tendenza mondiale che impone (anche per esigenze di sicurezza alla guida) la presenza di telecamere (già obbligatorie per legge negli USA), il dashboard dell’auto è equipaggiato con uno schermo da 11 pollici ad alta risoluzione, del tutto simile ad un iPad ed offre l’accesso alle stazioni radio IP, DAB+, FM (ma non l’AM), mentre per il mercato degli Stati Uniti la Polestar sarà equipaggiata anche per ricevere la radio satellitare Sirius XM (ma presumibilmente anche il formato HD Radio).
Polestar è quindi conforme al nuovo Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (EECC), che prevede che entro il 2020 tutte le nuove autoradio vendute negli Stati membri dell’UE siano in grado di ricevere la radio digitale terrestre (DAB+), oltre alle emissioni analogiche FM e, ovviamente, lo streaming.
Qui è disponibile un video con una dimostrazione completa del sistema connected car di Polestar 2.
Nel frattempo, anche Amazon (come anticipato l’estate scorsa da questo periodico) ha intenzione di portare sulle quattro ruote il suo assistente personale Alexa, mettendo in vendita entro la fine del 2019 sull’aftermarket la relativa versione del famoso device Echo. Il target, ovviamente, è quello di far gestire interamente ad Alexa il Car Entertainment.
E l’occasione per presentare le novità dell’OTT di Jeff Bezos sarà, ad aprile 2019, il NAB di Las Vegas, dove sarà ospitata una “In-Vehicle Experience”, a riguardo del quale, John Ellis, fondatore e amministratore delegato di Ellis and Associates, società di consulenza strategica per la radiofonia, spiega sulla rivista internazionale Radio World: “I veicoli connessi sono il prossimo orizzonte per la fruizione dei contenuti. Vogliamo sfruttare il NAB Show per illustrare le potenzialità del connubio connected car/radio, considerato che quest’anno le aziende automobilistiche avranno una maggiore presenza al consesso, col coinvolgimento in sessioni di panel e dimostrazioni tecnologiche e di show floor”.
Intanto, spiega sempre Radio World, la radio ibrida costituisce una interessante mediazione tra le esigenze della radiofonia classica e quella dell’IP entertainment contro il rischio “icona”: “Xperi Corp. prepara il lancio commerciale per quest’anno della sua DTS Connected Radio Platform, che abbina la programmazione broadcast con contenuti distribuiti via IP tramite modem o smartphone. Tale sistema è una delle numerose piattaforme radio “ibride” in fase di sviluppo”.
Per parte propria, Steve Newberry, VP esecutivo di NAB per la pianificazione strategica e gli eventi speciali dell’evento, afferma: “Le emittenti radiofoniche si sono impegnate a mantenere una posizione dominante nell’automobile. Stiamo prevedendo molti incontri; pensiamo che ci siano molte opportunità per la radio e la televisione nell’auto connessa del futuro in collaborazione con l’automotive. Siamo lieti che sempre più aziende automobilistiche stiano vedendo il valore aggiunto della radio per scongiurare che finisca ad essere una icona tra le tante sul cruscotto”.
Fred Jacobs di Jacobs Media Strategies (altro strategic advisor radio) e consigliere dell’Auto Initiative Committee ha invece dichiarato: “Le emittenti capiscono di non essere più in concorrenza solo con altre stazioni radio, ma con tutto e tutti: l’arena competitiva per i contenuti si sta rapidamente espandendo; dobbiamo connettere la radio con la nuova tecnologia. Si tratta di una trasformazione per il futuro”.
E confermando il trend segnalato in occasione dell’Automotive Workshop della Digital Radio Week dell’EBU, Jacobs precisa: “I cambiamenti davvero enormi stanno arrivando con l’introduzione dei metadati, della tecnologia digitale e delle componenti visive”. (E.G. per NL)