Svizzera: la principale stazione della RSI, la Rete Uno, sarà in visual radio dal 1° aprile. “E non sarà uno scherzo“, precisano gli elvetici. La visual radio italiana sta facendo scuola all’estero.
Il modello italiano…
Il layout italiano, sperimentato da ben oltre 20 anni (tra le prime adozioni sin dagli anni ’90 ricordiamo oltre a RTL 102.5, Radio Radio Tv e Radio Italia) e letteralmente esploso negli ultimi cinque (con attestazione recente del Censis, che ha certificato il fenomeno nelle sue varie declinazioni), si sta diffondendo velocemente in tutto il mondo.
… in Svizzera
Tanto che la RSI Rete Uno (nota anche come Rete Uno, ex Radio Monte Ceneri, fondata nel 1933), cioè la principale rete radio generalista della Radiotelevisione svizzera e l’emittente più ascoltata nel territorio, ha deciso di adottarlo integralmente. Allinenandosi all’esperienza dei privati, come Radio 3iii, che dal 2017 la impiegano.
Rete Uno in visual radio dal 1° aprile 2021
“Da giovedì 1 aprile (non è uno scherzo) inaugureremo la nostra nuova “visual radio”, la radio da guardare in TV su RSI LA 2 e in streaming, in onda da uno studio nuovo con una scenografia tecnologica tutta da scoprire!”, ha spiegato in un messaggio sulla propria pagina Facebook la Rete Uno della Radio Svizzera Italiana.
Inaugura la visual radio della Rete Uuo #Tutorial
“A debuttare nella nuova visual radio saranno Daniele Oldani e Mirko Bordoli con il loro programma #Tutorial che ospiterà il cantante e compositore Mario Biondi e la showgirl e presentatrice, nonché ex Miss Svizzera, Christa Rigozzi”, conclude il post dell’emittente elvetica.
Piattaforme distributive
Considerato che in Svizzera la fruizione televisiva avviene via cavo, satellite e via internet, essendo stato dismesso nel 2019 il DTT, la diffusione della VR della Rete Uno non avverrà via broadcast.
La visual radio della Rete Uno sarà infatti visibile in streaming su rsi.ch/streaming su sat e sulle consuete piattaforme IP eterogenee.
Il motivo di fondo
La motivazione dell’introduzione del modello della VR da parte della RSI non sta pertanto – come avviene spesso in Italia – nella sopravvenuta carenza dei ricevitori stand alone FM nelle case, ma nella ritenuta necessità di integrare la componente audio del contenuto con le immagini. (E.G. per NL)