Parte domani il Web Radio Festival, l’importante consesso romano dove il mondo delle radio FM s’incontra con quello delle web radio.
Nutrito il calendario delle sessioni di discussione con argomenti al centro dell’attenzione degli operatori.
Tra i vari relatori, il direttore di questo periodico, Massimo Lualdi (Newslinet è media partner insieme a Consultmedia, la struttura di competenze a più livelli collegata a questa testata) e Gianluca Busi di 22HBG (partner di Consultmedia nel progetto di hybrid radio) e di FM World, che è anche il primo aggregatore italiano di flussi IP radiofonici.“Parlerò di auto interconnesse, una delle novità che porterà il 2018 in ossequio ad un obbligo UE di istallare la eCall quale protocollo di sicurezza sulle nuove autovetture”, commenta Lualdi a riguardo del proprio intervento, che in parte toccherà anche l’altro scottante tema, quello degli aggregatori: “Chi agevola chi, è il quesito dominante: l’aggregatore porta ascolti alle radio o sono soprattutto le emittenti che portano click al collettore? Meglio un aggregatore captive (cioè di proprietà delle radio) o uno terzo ed indifferente alle stesse? In ballo ci sono miliardi di euro di pubblicità che nei prossimi 15 anni viaggeranno solo su IP”, anticipa Lualdi.
“Gli editori devono cominciare a salire dalla terra e mettere i piedi sulle nuvole”, scherza Gianluca Busi: “Dopo 40 anni di ferro, occorre guardare avanti, altrimenti saremo noi ad essere osservati nel passato”, commenta l’esponente di 22HBG che è anche portavoce dei noti brand di alta frequenza Itelco ed Elenos.
Ci vediamo sabato e domenica a Roma Eventi, in Piazza di Spagna. (E.G. per NL)