Con 100.000 installazioni in tre anni e mezzo dall’esordio, 15.000 utenti giornalieri e 10.000 stazioni presenti, VRadio è un aggregatore greco molto interessante.
Per approfondirne il funzionamento e gli obiettivi, abbiamo realizzato un’intervista con Ioannis Voulimiotis di Akouradio, la società che lo gestisce.
(Newslinet) – Qual è il modello di business di VRadio? L’inclusione di preroll o servizi a valore aggiunto per le emittenti?
(Ioannis Voulimiotis) – L’interfaccia ed il layout di VRadio sono progettati tenendo conto dell’uguaglianza e dell’equità per tutti gli utenti e le emittenti. Gli ascoltatori possono trovare le stazioni nelle varie categorie proposte dall’aggregatore o semplicemente cercando i nomi delle radio. Non esiste una categoria in evidenza per le emittenti e non ci sono progetti in tal senso. Anche i preroll sono fuori programma e non saranno presi in considerazione nemmeno in futuro. Naturalmente l’emittente può aggiungere liberamente i propri, ma in nessun caso ce ne sarà uno specifico da VRadio. Le Radio possono misurare il proprio livello di gradimento attraverso le categorie a cui appartengono, come il paese o, ad esempio, la categoria musicale.
(NL) – L’aggregatore più importante al mondo, TuneIn, ha firmato accordi preferenziali per la trasmissione attraverso gli smart speaker di Amazon, Google e Apple. Ciò limita la presenza di altri aggregatori?
(IV) – I grandi aggregatori hanno sempre il privilegio di accedere prima di altri alle nuove tecnologie e di ricevere posizionamenti migliori negli store. Data la loro penetrazione è comprensibile la tendenza ad estendere la leadership su nuovi mercati, come gli hub e gli smart speaker. Tuttavia non ritengo che ciò sia necessariamente un problema per applicazioni similari. La decisione finale spetta sempre all’utilizzatore, che decide in funzione di logiche di praticità, economicità e semplicità di impiego.
(NL) – Gli aggregatori svolgeranno un ruolo essenziale con le auto interconnesse. Hai accordi con le case automobilistiche?
(IV) – La tecnologia delle auto interconnesse è un argomento molto interessante, ma per il momento non è una priorità per VRadio.
(NL) – In Italia quali sono le prime dieci stazioni radio più popolari su VRadio?
(IV) – VRadio ha avuto molti download in Italia, specialmente negli ultimi mesi. Al momento le 10 stazioni italiane più ascoltate degli ultimi giorni, in ordine decrescente, sono: Radio 105, Radio 24, Radio Sportiva, Deejay, Rai Radio 1, Dimensione Relax, Radio Italia, RDS, RTL. Menzione particolare va anche a Rai Radio 2, RadioFreccia e Rai Radio 3.(NL) – I podcast sono un’opportunità?
(IV) – I podcast sono sicuramente un’area di interesse, ma in questa fase la nostra attenzione si concentra esclusivamente sulle stazioni radio.
(NL) – I progetti futuri di VRadio?
(IV) – A dicembre sarà disponibile una nuova versione per iOS, che renderà l’applicazione accessibile a più dispositivi ed utenti. L’obiettivo per il prossimo anno è continuare a fornire una piattaforma di qualità sia per gli utenti che per le emittenti. Abbiamo progetti per migliorare la diffusione sul web ed introdurre un’area di gestione per gli editori ed un cruscotto che fornirà loro utili informazioni e statistiche. Inoltre, verrà finalmente implementata una funzionalità molto richiesta dagli utenti: la sincronizzazione per le preferenze e le stazioni preferite. Abbiamo anche altre soluzioni allo studio, che però al momento non possiamo ancora svelare. Ma promettiamo di farlo con voi appena possibile…. (E.L. per NL)