Un milione di euro per il 25% di Via Radio, la società editrice di Radio Italia Anni 60, facente capo alla fallita Radio & Reti.
Come preannunciato da questo periodico, il gruppo RDS avrebbe condotto a termine la seconda importante operazione nella galassia Radio Italia.
Secondo indiscrezioni raccolte dalla stampa specializzata, l’importante corrispettivo per una quota che, ancorché rilevante, non consente il controllo societario (il 55% è di Mario Volanti, editore della rete nazionale Radio Italia) sarà infatti versato al Fallimento R&R da una società del gruppo RDS che fa capo a Massimiliano Montefusco, figlio del presidente del network Eduardo.
Montefusco si sarebbe aggiudicato la quota senza difficoltà, non essendo pervenute controfferte almeno equivalenti da parte degli altri soci di Via Radio, probabilmente proprio a causa dell’elevata cifra proposta per un quarto di una radio che copre (solo) la Lombardia (ricordiamo che la base d’asta era di 250.000 euro).
RDS si era recentemente aggiudicata, sempre acquisendolo dal Fallimento Radio & Reti, anche il 10% delle azioni di Radio Italia s.p.a. – nella cui compagine era pure recentemente intervenuto, per una quota equivalente, il gruppo L’Espresso – determinando una certa irritazione da parte del fondatore Volanti.
Nel frattempo, a quanto risulta a questo periodico, proseguono i preparativi per il lancio nel nord Italia di una nuova emittente del gruppo RDS dopo i recenti test effettuati (per un giorno) su almeno una importante frequenza ridonante del network. (E.G. per NL)