Ci sono casi, a quanto pare nemmeno troppo sporadici, in cui il malcapitato telespettatore viene volontariamente parcheggiato nella coda telefonica dei numerosi telequiz televisivi. La promessa, recitata da una flebile vocina elettronica e di natura più che fittizia, è sempre la stessa: “presto sarete collegati al primo operatore disponibile, vi preghiamo di attendere per non perdere la priorità acquisita”. L’attesa, in qualche caso, risulta davvero più costosa dello premio in palio, arrecando gravi danni ai consumatori, che diventano facili prede di concorsi truccati e studiati solo per aumentare gli introiti. Al di là delle più comuni constatazioni, il Ministero per lo Sviluppo Economico, presenziato dall’onorevole Pier Luigi Bersani (foto), avrebbe indagato in modo approfondito l’argomento, arrivando a porre fine alla spregevole situazione. Del resto, i sovrapprezzi telefonici avevano toccato cifre così alte da poter essere considerati vere e proprie poste di partecipazione all’eventuale quiz. Così l’on. Bersani, con l’appoggio e l’ausilio della Guardia di Finanza, l’Antitrust e l’Autorità per le Garanzie, starebbe tentando di mettere fine a questi concorsi a pagamento, spostando ora l’indagine, anche alle effettive possibilità di partecipare ai vari giochi televisivi, dopo aver effettuato la chiama all’899 di riferimento.
Per qualunque segnalazione di abuso ai danni del consumatore, il Ministero ha messo a disposizione di tutti i telespettatori i seguenti recapiti: il numero verde 800300103, al quale è possibile chiamare il lunedì, il mercoledì e il venerdì, dalle 9.30 alle 12.30; l’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Allo stesso ministero è possibile richiedere informazioni o chiarimenti sui regolamenti anche delle promozioni televisive in corso. (Marco Menoncello per NL)