È quanto è emerso da uno studio promosso da «Comunicazione Perbene», l’associazione per l’ecologia della comunicazione a cui aderiscono giornalisti, sociologi, psicologi ed esperti di media e comunicazione.
Lo studio, che ha monitorato i palinsesti delle principali reti nazionali, è stato condotto in due fasi: da ottobre a dicembre, per quanto riguarda i palinsesti invernali e da giugno alla prima settimana di agosto per quelli estivi. In particolare, dalla ricerca è emerso che quiz, giochi a premi e concorsi sono i dominatori assoluti Nelle programmazioni invernali di Mediaset, Rai e La7, infatti, su circa 160 ore, in media 30 sono quelle dedicate ogni giorno a quiz, 40 se si considerano i reality show con premi da centinaia di migliaia di euro, senza tener conto, però, dei vari giochini «che regalano soldi», in onda sulle reti private.
Per gli esperti, 100 tra psicologi, psicopedagogisti e sociologi, coinvolti nell’indagine, la televisione «gratta e vinci», dove l’abilità e la preparazione contano poco, ma in compenso i montepremi «possono cambiare la vita», sono un vero e proprio «bombardamento» che può avere effetti pericolosissimi. Per il 58% degli intervistati, infatti, sono tra i programmi più diseducativi della tv: creano frustrazione (39%), non promuovono i veri valori (56%) e danno un’immagine falsata della vita reale. A rischio soprattutto i giovanissimi (71%), che crescono «convinti che sia quello il modo per avere successo».
«La Tv – ha dichiarato Saro Trovato, esperto di comunicazione e presidente dell’associazione “Comunicazione Perbene” – rappresenta il media più potente che esiste, questo comporta una responsabilità che spesso il piccolo schermo sembra dimenticare, ovvero quello di promuovere messaggi che siano educativi e positivi».
«Oggi – ha proseguito – basta accendere la Tv per trovarsi di fronte a programmi che senza che sia richiesta nessuna abilità o preparazione regalano cifre che, come spesso ripetono gli stessi conduttori, “possono cambiare la vita”».
«Il risultato? Valori come il lavoro, la preparazione, l’impegno – ha concluso Trovato – sembrano ormai inutili. Per diventare ricchi e famosi basta riuscire a entrare in un reality o partecipare a uno degli innumerevoli quiz e giochi a premi che affollano i palinsesti».
In disaccordo solo il 6% degli esperti interrogati per lo studio che considera questi programmi del tutto innocui, anzi ritiene che sia meglio che in tv ci sia questo genere di trasmissioni piuttosto che telefilm violenti e programmi a rischio rissa. L’11%, invece, non se la sente di accomunare tutte le trasmissioni a premi in un unico gruppo e dice che dipende dalla singola trasmissione.