E’ iniziata la guerra dei poveri. Le maggiori tv locali accusano il Ministero di Paolo Romani di aver interpretato la normativa per la determinazione delle graduatorie per l’assegnazione delle frequenze DTT in un’ottica ritenuta (eccessivamente) favorevole alle piccole emittenti.
Non ci si pone il problema che il governo Berlusconi ha dato di tutto e di più a Mediaset (e poi), a RAI e a Telecom Italia (anche attraverso il beauty contest), sottraendo 9 canali per lo sviluppo della tecnologia 4G alle tv locali senza determinare criteri trasparenti di indennizzo e di riassegnazione. No, il target del comparto tv locale non è contrastare questi abusi, ma reprimere il concorrente minore. Meglio di così, per i superplayer nazionali, non potrebbe andare.