Pare che le recenti, traumatiche, esperienze delle graduatorie per l’assegnazione delle frequenze DTT stiano inducendo il MSE ad una riflessione sull’opportunità di proseguire in tale controversa procedura per la riassegnazione dei canali nelle aree già digitalizzate dove i canali UHF da 61 a 69 sono ancora occupati.
Secondo alcuni rumors, l’orientamento, infatti, sarebbe quello di spingere quanti più soggetti possibili a rottamare i canali da liberare, di modo da non dover stilare scomode classifiche con esclusi poi da recuperare con variopinte ed ardite soluzioni tecniche. Una prospettiva niente affatto sgradita alla maggior parte degli editori locali, che ormai vedono nell’indennizzo statale l’ultima opportunità per scampare dal disastro finanziario.