Sprint to the future. E’ questo il nome del piano di sviluppo e crescita al 2020 del colosso francese della pubblicità Publicis Groupe, terzo gruppo al mondo (prima di lui Wpp e Omnicom). L’occasione del lancio è stata l’Investor Day di pochi giorni fa, durante il quale il CEO Arthur Sadoun ha prospettato una crescita progressiva che punterà sulle nuove tecnologie targate Sapient, il network digital acquistato dalla società a fine 2014 per un controvalore di 3,7 miliardi di dollari.
Quest’operazione rappresenta il turning point che ha dato inizio alla graduale trasformazione hi-tech del gruppo parigino, già in passato incoraggiata dallo storico patron Maurice Lévy, il quale, nel corso della sua presidenza, manifestava la volontà che fosse percorsa la strada dell’innovazione tecnologica.
In questo nuovo corso, però, non è accantonato quello che è l’ingrediente propulsore del business pubblicitario, ossia la creatività e l’ideazione di contenuti personalizzati in base alle specifiche esigenze dei clienti, offrendo un servizio mirato a differenziarsi e specializzarsi sempre di più.
Ma non è tutto: tra i vari progetti in ballo c’è anche un’importantissima partnership con Microsoft legata allo sviluppo della piattaforma Marcel, ambizioso progetto fondato sull’impiego dell’intelligenza artificiale e sul machine learning.Microsoft affiancherà dunque Publicis.Sapient nella creazione della piattaforma, così come annunciato sul sito dello stesso gruppo pubblicitario. Si partirà da Microsoft Azure AI e Office 365 e, attraverso il programma incubatore M-Labs, si proseguirà alla definizione di questo nuovo prodotto, con il fine di creare nuovi modelli collaborativi rivolti sia ai clienti che agli stessi dipendenti.
Questi ultimi, in particolare, sono circa 80.000 e grazie all’attivazione di Marcel potranno cooperare e scambiarsi informazioni, ricevendo assistenza e supporto per la realizzazione dei singoli progetti da parte di qualsiasi agenzia del gruppo e degli stessi colleghi.
“Marcel è un passo fondamentale nell’impegno di Publicis Groupe nel cambiare radicalmente il nostro settore, per il bene dei nostri clienti e dei professionisti” – ha commentato Arthur Sadoun. “Per questo siamo entusiasti di poter attingere al talento, alle capacità e alle risorse innovative di Microsoft sull’intelligenza artificiale, per costruire la piattaforma del futuro”.L’obiettivo finale di tali strategie è quello di incrementare il numero dei global client leader, ossia interlocutori unici per i clienti più importanti affinché ne vengano soddisfatte le richieste, considerando caratteristiche e necessità di ciascuno e spaziando da un campo all’altro della creatività e da un punto all’altro del mercato globale.
Attualmente il numero dei global client di Publicis ammonta a 35, ma si punta al centinaio. Il rischio, però, è che tali piani di crescita a medio termine e le rosee prospettive da essi configurate possano, alla fine, lasciare clienti e investitori con un pugno di mosche in mano, portando a dei risultati di gran lunga meno entusiasmanti rispetto a quelli attesi alla luce dei piani iniziali. Questa possibilità sta alla base dello scetticismo degli analisti, anche a fronte dell’ultimo dato di crescita organica della società, risalente alla fine dello scorso anno.
Secondo quanto riportato da Italia Oggi, infatti, a fine 2017 la crescita registrata è stata di appena +0,8%, molto contenuta rispetto all’obiettivo finale del +4% che si intende perseguire entro il 2020. Più in generale, i principali timori riguardano il mercato globale della pubblicità, soprattutto in relazione alla politica di risparmio avviata dai maggiori investitori (uno per tutti Unilever).
L’intenzione, dunque, è quella di giungere ad una posizione di vantaggio sotto la spinta del rinnovamento tecnologico: prossimo step di questo nuovo percorso sarà il Viva Technology, evento dedicato al mondo della tecnologia che si terrà a Parigi il prossimo 24/05/2018, in cui, come da annuncio, verrà presentata la piattaforma Marcel. (A.C. per NL)