La radio riconferma di essere ancora un media capace di attrarre a sé l’attenzione degli inserzionisti, anche oltreoceano. A tal proposito, il report su base annua stilato dalla società Standard Media Index (SMI) dello scorso 26/03/2018 ha mostrato lo scenario del mercato pubblicitario statunitense, svelando il trend degli investimenti per ciascun media considerato.
Secondo quanto riportato dall’analisi, considerando il mercato in generale ed escludendo le olimpiadi invernali tenutesi nella Corea del Sud, febbraio 2018 è stato il mese migliore per la raccolta adv nazionale, incrementata dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2017 (in Italia, la crescita è stata del 4,9%). Esaminando, invece, nel dettaglio l’andamento dei ricavi pubblicitari dei singoli media (di cui al grafico sopra riportato) il digitale si è aggiudicato il primo posto con il 18%; anche la radio è sul podio, al secondo posto, raggiungendo una quota pari al 15%. La Tv nazionale ha ottenuto il terzo posto, guadagnando il 7,6%. E’ da sottolineare il fatto che tale valore non tiene conto del successo dei grandi eventi trasmessi di recente, come la notte degli Oscar, la cerimonia dei Grammys Awards, ma soprattutto i giochi olimpici. In fondo alla classifica, infine, si sono posizionati la categoria Out-of-Home (9%) e la stampa, ormai vittima di un incessante declino (-26%).
Dati alla mano, il ceo di SMI James Fennessy ha commentato positivamente l’andamento del mercato pubblicitario: “Febbraio è stato un mese magnifico per la tv nazionale, anche mettendo da parte il successo delle Olimpiadi”. Queste ultime hanno, infatti, avuto un peso non indifferente per il mercato pubblicitario: i giochi invernali di Pyeongchang hanno assicurato un ricavo di circa 903 milioni di dollari alla tv e alle altre piattaforme digitali. Questa cifra si traduce in un incremento dei proventi di quasi il 10% in più rispetto alle Olimpiadi di Sochi del 2014.
Febbraio è stato un mese di forte crescita anche per le emittenti via cavo (tra cui primeggiano FOX News, CNN e MSNBC) che nel complesso hanno registrato un +13%.
Guardando al settore digital, i social media network hanno visto un incremento del 47% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e anche i servizi di web radio sono cresciuti (+18%). Pandora ha realizzato un +5%, mentre Spotify un significativo +63% (quest’ultimo, tra l’altro, si sta preparando a vendere titoli azionari in Borsa da aprile).
Il report SMI illustra, infine, la crescita che ha caratterizzato questo inizio anno grazie all’incremento delle spese pubblicitarie dei più grandi inserzionisti nel mercato dell’advertisement americano: in ordine di maggiori investimenti effettuati sempre a febbraio, le tlc si sono classificate al primo posto con un aumento del +5% rispetto all’anno scorso; l’industria automobilistica ha registrato un risultato analogo; segue poi l’industria farmaceutica (+19%) e il settore alimentare chiude il cerchio (+8%). (G.S. per NL)