La pubblicità è in ripresa. Importanti segnali di rilancio, infatti, sono pervenuti nel settore televisivo a partire da aprile, smentendo le previsioni di un “annuns horribilis” per il mercato pubblicitario globale. A dirlo è Giuliano Adreani, amministratore delegato della concessionaria pubblicitaria Publitalia, la più ricca d’Europa, facente capo a Mediaset. Adreani, boss di Publitalia dai primi anni novanta, da quando, appunto, lasciò la Sipra (concessionaria Rai) per approdare alla corte di Berlusconi e Dell’Utri, è una voce piuttosto autorevole del panorama pubblicitario e, seppur con un briciolo di partigianeria, pare improbabile non dar credito alle sue affermazioni.
Il 2007, iniziato con perdite ingenti per il settore di mercato, provocate, secondo Adreani, dal “blocco” degli investimenti “dei grandi clienti del calibro di Telecom Italia e Barilla”, ha iniziato ad intravedere una ripresa nel mese d’aprile, quando, infatti, “il mercato ha ricominciato a girare anche sui nuovi settori”. Il guru pubblicitario, intervistato dal “Corriere”, ha poi sottolineato come la raccolta di Mediaset sia cresciuta negli ultimi mesi, lasciando intravedere la speranza di chiudere l’anno con ricavi maggiori ai 3 miliardi del 2006, nonostante il titolo in borsa continui a versare in pessime acque. Poi, “interrogato” dalla giornalista Paola Pica, ha tracciato un consuntivo dell’andamento del mercato pubblicitario del resto d’Europa: “A parte la Spagna, che è fortissima, e non ha mai smesso id correre, i segnali sono incoraggianti anche in Francia e soprattutto in Germania dove il rallentamento è stato significativo”. Infine, prima di congedarsi, Adreani si è lanciato in una previsione quantomeno inusuale: è iniziata la riscossa dei media tradizionali, dalla stampa alla radio. Perché è la tv che anticipa i trend. Se lo dice lui… (Giuseppe Colucci per NL)