Chiusura 2014 con il botto per il gruppo capitanato da Isabelle Harvie-Watt Clavarino: l’incremento del billing – ossia dei budget pubblicitari delle agenzie media – si attesterebbe attorno al +40%, a quota 347 mln di euro contro i 247 del 2013.
“Stiamo raccogliendo i frutti del lavoro fatto negli ultimi due anni e mezzo, – ha comunicato l’Executive President Harvie-Watt, che è anche CEO e Country Manager di Havas Media Group Italia – abbiamo diversificato molto. Quando sono arrivata l’agenzia era improntata al vecchio modello tradizionale, con poco digitale e poca integrazione. Negli ultimi due anni abbiamo lanciato varie specializzazioni, dal social media al mobile, a tutta la parte del performance”. Ad aver partecipato e contribuito agli enormi successi ottenuti da Havas Media (la divisione di Havas che rappresenta uno dei network di media in più rapida crescita nel mondo, con agenzie sparse in oltre 100 mercati), come riporta un articolo di martedì 11 novembre apparso sul quotidiano ItaliaOggi, sono state le nuove gare vinte dal gruppo, tra le quali fanno capolino quelle di Star, Findus, Disney, Compass e Showroom Privé; fra i nuovi clienti da annoverare anche Heineken per la birra Affligem e Café Zero di Unilever. Nel merito delle collaborazioni con i nuovi partner, l’Executive President del gruppo ha proseguito sottolineando che “non sono state gare al massacro. Certo ci sono state condizioni difficili, sono state molto competitive, ma anche i clienti non le hanno fatte nell’ottica di ottenere prezzi pazzeschi. Disney, per esempio, stava cercando un partner più strategico. Mi auguro che le grosse gare al ribasso siano arrivate a fine percorso. Nessuno è più in grado di farle e gli stessi mezzi non potranno scendere di più in termini di ascolti”. Harvie-Watt ha poi marcato il fatto che, a seguito del suo arrivo, la società ha “aperto Arena Media, che per il momento è piccola, ma l’intenzione è di farla diventare una vera e propria agenzia alternativa a Havas Media. Questo è uno dei nostri obiettivi per il futuro” – ricordiamo ai lettori che sotto l’ala protettrice di Havas Media Group Italia, ci sono al momento MPG, Arena, Havas Digital e Havas Sports&Entertainment (network globale di comunicazione di sport e spettacolo e di integrazione di brand) -. Questa multiforme e poliedrica struttura ha permesso di creare un insieme di specializzazioni in grado di offrire un contributo trasversale alle agenzie che spaziano dal mobile ai social media, dal lusso ai big data. Per citare alcuni esempi “Data Insight – ha reso noto la manager del gruppo – offre consulenza strategica in supporto a tutte le nostre agenzie. C’è poi LuxHub, che ho lanciato a gennaio 2012, che si occupa della comunicazione per i brand e le audience del lusso, settore in cui ho lavorato per 20 anni”. Isabelle Harvie-Watt Clavarino infatti ha un’esperienza di lunga data nel marketing e nella comunicazione internazionale, maturata all’interno del mondo della moda e dei beni di lusso, avendo ricoperto incarichi di crescente responsabilità in aziende quali Giorgio Armani, Versace e ultimamente in Tod’s come responsabile della Comunicazione e del Marketing. A fronte di uno scenario in rapida evoluzione che coinvolge sempre più i centri media la manager ha aggiunto: “dobbiamo diventare sempre più partner dei nostri clienti. Siamo coinvolti sempre di più all’inizio del processo strategico. Stanno cambiando i profili richiesti in agenzia, noi stiamo investendo sempre di più sulla raccolta, sulla lettura e sull’analisi dei dati. Bisogna leggere i dati in maniera efficace ed efficiente e sempre in real time; occorre puntare sulle nuove professionalità dal momento che ora sono fondamentali in azienda profili diversi da quelli del passato. Havas Media Group ha acquistato l’agenzia MFG Labs, composta da un gruppo di esperti matematici specializzati in digital strategy, elaborazione di dati scientifici e ricerche matematiche. Hanno ad esempio creato un algoritmo che ci permette di linkare lo spot televisivo con il video online, ci supportano in termini di know how e tecnologia. La parte di data-insight – ha concluso il CEO – sta diventando sempre più fondamentale. Stiamo investendo nella tecnologia e nelle persone che ci permetteranno di usare i dati in maniera sempre più efficace per costruire l’esperienza che il consumatore dovrà avere”. Per quel che concerne le previsioni sul mercato, Harvie-Watt Clavarino procede con i piedi di piombo, mostrandosi molto cauta circa la possibilità che il prossimo anno si chiuda a un +1,5%. Certo è che l’apertura dell’Expo nella prossima primavera potrebbe offrire un ottimo trampolino di lancio per il progresso e i nuovi sviluppi societari. (V.R. per NL)