Il titolo Mediaset è salito ieri in Piazza Affari sulla scorta delle anticipazioni di MF – Milano Finanza secondo cui la società avrebbe incrementato il prezzo degli spazi pubblicitari fino a Pasqua perché si attende un miglioramento degli ascolti complessivi e una ripresa degli investimenti pubblicitari.
Da pochi giorni, si legge su MF, la concessionaria Publitalia ’80 ha aggiornato il listino prezzi degli spot, dal quale emerge un lieve ma significativo incremento del costo d’acquisto degli spazi, pari ad un +2%. Niente di eccezionale, ma nelle sale operative è stato comunque interpretato come un’aspettativa di crescita del giro d’affari del gruppo. Lo stesso presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, ha sottolineato che sembrano emergere segnali di rallentamento della discesa della raccolta pubblicitaria, anche se i prezzi della concessionaria pubblica risultano ancora scontati fino al 43% (ma la circostanza è collegata al crollo degli indici di ascolto), con la conseguenza che uno spot in un programma talk politico pagato fino a poco tempo fa (febbraio 2014) 69.000 euro, viene ora venduto a 39.000 (dopo la waterloo della gestione post Floris, uno spot in Ballarò è passato da 75.000 euro a 43.200). Così anche ieri in borsa l’azione Mediaset è avanzata del 3,09%, collocandosi a quota 3,604 euro, dopo il +2,10% dell’altroieri. "Nonostante l’aumento sia modesto e nonostante possa essere facilmente compensato da più elevati sconti, interpretiamo questa notizia positivamente in quanto implica un miglioramento delle aspettative per il mercato pubblicitario quest’anno", commentano gli analisti di Kepler Cheuvreux in una nota diffusa ieri. "Ci aspettiamo, in effetti, che Mediaset quest’anno recuperi quote di mercato rispetto alla tv statale, la Rai, grazie alla sua politica commerciale e alla mancanza di importanti eventi sportivi su Rai e Sky dopo i giochi olimpici invernali e i mondiali di calcio nel 2014", aggiungono gli esperti della banca d’affari che continuano a consigliare l’acquisto dell’azione con un prezzo obiettivo a 4,2 euro, allinenandosi a quelli di Equita (target price a 3,8 euro) per i quali l’incremento dei prezzi degli spot è un segnale positivo per la fiducia in una ripresa della domanda ma anche per uno scenario competitivo meno aggressivo dal lato degli sconti concessi ai clienti. Gli esperti della sim stimano un aumento del 2,5% della raccolta pubblicitaria di Mediaset quest’anno (gli spot per "L’Isola dei famosi" saranno venduti tra 90 e 100.000 euro, mentre "C’è posta per te" dovrebbe vedere un listino a 91.000 euro, a fronte di un calo per l’area informativa, con un messaggio nel TG5 collocato tra 82 e 85.000 euro, in "Striscia" a 73.200 e nelle "Iene" a soli 47.000 euro). "Ci aspettiamo che quest’anno la crescita della raccolta pubblicitaria sia pari all’1,7%", prevede più cautamente un analista di un’altra sim milanese, confermando la raccomandazione neutral e il target price a 3,4 euro su Mediaset. (E.G. per NL)