La radio è stata l’apripista della ricrescita della raccolta pubblicitaria in Italia nel corrente anno (nel mese di marzo ha registrato un fenomenale – per i tempi – +7,7%), ma a breve seguiranno anche gli altri mezzi, con in testa la tv.
Lo sostiene il report Mediobanca anticipato da “Milano Finanza”, secondo il quale, dopo il calo su base annua del 5% nei primi due mesi – ricalcolato a -2% se si considera il totale degli investimenti nel digitale – dalla seconda metà del 2015 è previsto un recupero, con saldo positivo per fine anno. D’altra parte, nel mese di marzo le pmi sono ritornate ad investire, anche se ad aprile è stato registrato un rallentamento (che dovrebbe essere uno stop solo d’assestamento, posto che le proiezioni di maggio appaiono favorevoli al trend positivo). Secondo gli analisti del player finanziario milanese, a trainare la ripresa sarà soprattutto la tv, spinta dalla riforma della RAI che dovrebbe portare a una riduzione o all’eliminazione dei limiti pubblicitari. L’evento potrebbe innescare un circolo virtuoso, posto che se il servizio pubblico aumentasse i prezzi dei listini, Publitalia (Mediaset) dovrebbe seguirne le orme, estendendo poi il processo di recupero anche agli altri settori. Le simulazioni di Mediobanca indicano che i principali beneficiari del trend saranno soprattutto i gruppi Mediaset, Rcs, L’Espresso e Cairo (ma solo se La7 aumenterà il suo pubblico). L’operatore cita anche le previsioni di Vittorio Bonori, ad di ZenithOptimedia Italia, che indicano una (ulteriore) leggera crescita nel 2016 e 2017, potenziata dai video online e dai social media. (E.G. per NL)