In sostanziale linea con il trend dei principali strumenti pubblicitari, anche la radio chiude il 2014 con un fatturato della pubblicità nazionale in calo dell’1,8%. Il calo contenuto è stato conseguito grazie al forte recupero condotto, in particolare nell’ultimo trimestre, dopo i disastrosi mesi estivi.
A renderlo noto è l’Osservatorio FCP-Assoradio, che ha reso pubblici nei giorni scorsi i dati relativi al fatturato pubblicitario del periodo gennaio-dicembre 2014. Ottima la performance di dicembre, mese segnato da un aumento della raccolta del 5,6% rispetto al dicembre 2013 per un fatturato di 23.750.000,00 di euro. «Per le emittenti radiofoniche associate a FCP-Assoradio – commenta in una nota Paolo Salvaderi, Presidente FCP-Assoradio – il 2014 si chiude come si era aperto, con una crescita significativa. Dicembre fa infatti segnare un aumento dei ricavi pubblicitari del 5,6% verso lo stesso mese del 2013. Il 2014 si caratterizza per una forte crescita nel primo trimestre, una flessione nella parte centrale e un sensibile recupero nell’ultimo quadrimestre. Complessivamente l’anno si chiude con una flessione contenuta, -1,8%. Alla luce dell’andamento generale degli investimenti pubblicitari, un risultato da valutare più che positivamente. La conferma della salute della radio come veicolo pubblicitario, della sua capacità di rinnovarsi, di adattarsi ad un contesto media in rapida e costante evoluzione. In questi primi mesi dell’anno stiamo lavorando ad un progetto per creare ulteriore attenzione sul mezzo, di cui daremo comunicazione nei prossimi giorni». (E.G. per NL)