Il mercato degli investimenti pubblicitari nei primi nove mesi dell’anno chiude a -3,2% rispetto allo stesso periodo del 2013, pari a circa 142 milioni in meno. I primi otto mesi dell’anno si erano chiusi a -2,7%. Lo dicono i nuovi dati Nielsen diffusi qualche giorno fa.
“Il mercato rimane in difficoltà anche in queste prime settimane di autunno”, spiega Alberto Dal Sasso, advertising information services business director di Nielsen. “Il singolo mese di settembre si è chiuso a -6,2%, confermando il calo che ha riguardato tutti i mesi del 2014, a eccezione di giugno”. Relativamente ai singoli mezzi, la tv è stabile, registrando una parità nel periodo gennaio – settembre, con andamenti differenti al suo interno giustificati anche dagli eventi sportivi dell’estate. Nei primi nove mesi i quotidiani confermano il calo del -10,3%. I periodici scendono sotto la doppia cifra negativa, a -8,7%. La radio si attesta in linea con il mercato, perdendo il -3,1% per il periodo cumulato. Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato, chiude a +0,1%, dopo l’inversione di tendenza che ha riguardato il periodo estivo. Ancora in negativo il cinema e il direct mail. L’outdoor è in crescita. Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 10 in crescita, con un apporto di circa 135 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti nel periodo cumulato: alla crescita degli alimentari (+2,2%, pari a 11,7 milioni), si contrappongono un calo dell’automotive (-6,4%, circa 28,8 milioni) e la frenata delle telecomunicazioni, che con circa 92 milioni in meno di investimenti rispetto agli stessi nove mesi del 2013 registrano una performance negativa del -29,5%. I maggiori apporti alla crescita continuano ad arrivare da industria (+9.1%), elettrodomestici (+21,8%), giochi / articoli scolastici (+30,5%) e finanza / assicurazioni (+22,1%), che complessivamente incrementano l’investimento di 62 milioni. “Visti i segnali che oggi abbiamo a disposizione”, conclude Dal Sasso, “non possiamo pensare a una fine dell’anno migliore rispetto a quanto è accaduto in questi nove mesi”. (E.G. per NL)