Nel 2010 la pubblicità sui mezzi di comunicazione è in ripresa. Dopo le nubi, infatti, i dati riportati dall’Economic and Media Outlook di Nielsen, parlano di una chiusura d’anno segnata dal sereno, con buona crescita in quasi tutti i media, eccetto quelli ormai in crisi nera, come la stampa, specie quella periodica.
L’anno in corso si dovrebbe chiudere, quindi, con un incremento generale degli investimenti del 3%, con tv e radio a trainare il settore. I due media tradizionali per eccellenza, infatti, alla fine del 2010, faranno segnare i dati d’incremento più alti: +5,1% per il piccolo schermo, addirittura +7,4% per la radio, una performance davvero straordinaria. La rinascita degli investimenti nel settore, quindi, secondo Nielsen, passa dalla rinascita dei due mezzi più antichi. E in questi dati non sono calcolati neanche gli investimenti sulle tv locali. Di rinascita, però, appare un po’ prematuro parlare, dal momento che sia Nielsen che alcuni dei più importanti centri media italiani parlano di un rallentamento nella crescita previsto per il prossimo anno. Secondo la società presieduta da Paolo Duranti, il 2011 porterà ad un incremento degli investimenti solo del 2%, mentre secondo le altre previsioni, questo potrebbe oscillare tra l’1 e il 2,8%. Insomma, un passo indietro rispetto a quest’anno. Ma entriamo nel particolare delle previsioni dei 4 centri media, citati ieri da ItaliaOggi: Zenith Optimedia, Aegis Media Expert, Omd Omnicom Media e eGroupM. La prima è quella che segnala le previsioni più ottimistiche, con una crescita generale del 2,8%, trainata, anche se con dati ridimensionati rispetto a quest’anno, da tv e radio, entrambe al 3% di crescita. Non ci sono dati in negativo, con periodici e quotidiani in leggerissima ripresa al +0,4 e +0,6%. Sempre una marcia in più, invece, per internet, che dovrebbe attestarsi al +12,5%. Molto meno ottimistiche le previsioni di Mmd Omnicom Media, secondo cui la crescita generale non supererà l’1-2% e, mentre radio e tv manterranno i dati previsti dal centro media prima citato (+3% per entrambi), internet migliorerà solo dell’8%, mentre quotidiani e periodici andranno a picco: rispettivamente -2% e -5%. Più controversi i dati resi noti da Aegis Media Expert che, sì, parlano di una crescita del 2,6%, leggermente meno positiva rispetto a quella di quest’anno, ma segnalano un picco per internet (+15%) e crescite più contenute per gli altri media, in particolare per la radio, il cui sviluppo si attesterà, secondo queste previsioni, non oltre il 2%. La tv, invece, dovrebbe crescere del 3%, come per le altre ricerche. In between, infine, le previsioni di GroupM, secondo cui l’incremento del mercato degli investimenti sarà non superiore al 2,1%, con la tv leggermente più su, al 3,5%, la radio sempre giù al 2% e internet con +13,8%. L’unico dato negativo riguarderebbe la stampa, in calo del 3,2%. Secondo tutte le previsioni, quindi, il 2011 sarà meno entusiasmante del 2011, e ridimensionerà gli ottimismi riguardo alla crescita del settore. L’unico evento, sporadico, che potrebbe cambiare le carte in tavola (non smentendo, però, il ridimensionamento) sarebbero le elezioni politiche anticipate, che darebbero nuova linfa pubblicitaria. (L.B. per NL)