Sky tenta di accelerare sulla raccolta pubblicitaria dal momento che nel 2018 si trova in calo di un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2017, pur detenendo una quota di mercato del 12,2% ed uno share medio dei canali in chiaro che vale circa il 3,5%.
Motivi che sembrerebbero preludere ad un incremento dei proventi pubblicitari, dato anche il piccolo rialzo riscontrato a settembre (rispetto allo stesso mese del 2017), come ha spiegato il direttore della divisione Media, digital & data di Sky, Giovanni Ciarlariello (stando a quanto riportato dal quotidiano Italia Oggi): “Il settore della tv in chiaro, avendo un audience in costante crescita, diventerà ancora più strategico per Sky, sia nella gestione della raccolta per canali tv di editori terzi, sia per i canali Tv8, Cielo e SkyTg24 […] da ottobre Sky Media ha cominciato a raccogliere anche la pubblicità del canale Alpha di De Agostini, all’lcn 59 del digitale terrestre, che in precedenza era a cura di Viacom“.
Un altro rilancio che potrebbe consentire a Sky di accelerare sui guadagni potrebbe arrivare dalla pubblicità sul web. La concessionaria Sky Media raccoglie, infatti, sia i proventi dei siti a marchio Sky, che quelli di oltre 200 editori terzi come Fantagazzetta, Tiscali, Twitter e Fox, i quali vantano circa 20 mln di utenti unici al mese.
Ma non solo. Sky sta preparando anche accordi per nuove partnership, oltre ad aver consolidato quelle già esistenti, finalizzate alla concessione gratuita di alcuni contenuti diffusi da Sky, come X-factor, Masterchef, Moto-GP e Formula 1.
“Gli editori – ha affermato Ciarlariello – sono contenti perché possono corredare i loro servizi con le immagini di qualità di Sky, e noi siamo contenti perché la partnership è più solida, aumentano le visualizzazioni e quindi si allarga il bacino pubblicitario e di conseguenza la raccolta”.
Sky ha in programma, inoltre, lo sviluppo di nuove tecnologie per i decoder che permetteranno di sfruttare appieno il sistema Ad Smart (una modalità di fare pubblicità attraverso annunci personalizzati e parametrati sulla posizione geografica e soprattutto sugli interessi e le abitudini dei telespettatori) che, a partire dal 2019, sarà pianificato su 3 mln di decoder di ultima generazione. (D.D. per NL)