La televisione, considerando anche i marchi Sky e Fox e le tv digitali rilevate da Nielsen, chiude i primi sei mesi in calo (-4,7%), con una raccolta superiore a 2,5 miliardi di euro.
Le emittenti televisive hanno pagato, in particolare a giugno, il confronto con l’anno precedente, ma trova conferma la solida crescita in termini di audience e raccolta pubblicitaria delle emittenti trasmesse in digitale terrestre. Gli investimenti su internet, superando i 300 milioni di euro senza considerare il search, continuano a crescere a doppia cifra (+14,1%) rispetto al 2010, ma anche il web a giugno ha subito un rallentamento. Il +4,7% rispetto al giugno 2010 e’ una delle crescite piu’ basse degli ultimi anni a livello mensile. L’out of home tv e’ l’unico altro mezzo che vede crescere la raccolta pubblicitaria nel semestre (+6,2%) mentre si registrano variazioni negative per tutti gli altri. La radio in particolare (-9%), oltre alla congiuntura del mercato, paga l’ormai lunga assenza di dati condivisi e realistici dovuta alla liquidazione di Audiradio. Per quanto riguarda la stampa (-5,7%) ancora in forte calo la free press (-49,9%), i quotidiani a pagamento seguono sostanzialmente il trend del mercato (-5,1%), mentre i periodici limitano i danni (-1,5%). Variazione leggermente negativa per il direct mail (-0,9%) mentre esterna e cinema chiudono la prima parte dell’anno con cali piu’ consistenti. I primi 4 settori del mercato pubblicitario, ovvero alimentari, automobili, telecomunicazioni e abbigliamento hanno registrato nel mese di giugno una contrazione dell’advertising compresa tra il -9% e il -20%. Considerando il primo semestre tra i primi dieci settori in termini di spesa hanno investito piu’ del 2010 solo le aziende dei comparti automobilistico (+2,8%) media/editoria ( +2,2%), cura persona (+10,1%), farmaceutici/sanitari (11,7%). (RADIOCOR)