I dati pubblicati da Nielsen mostrano una crescita del mercato nel 2015: segno più per tv, radio e internet, male la carta stampata. Fondamentali i comparti search e social.
Il 2015 è stato complessivamente un anno positivo per quanto riguarda gli investimenti pubblicitari, registrando una crescita dell’1,7% rispetto all’anno precedente. Nel trainare il mercato verso la ripresa ha avuto (com’era prevedibile) un ruolo fondamentale il comparto web. Nello specifico, i segmenti search e social sono risultati essere cardine per il settore: basti pensare che, escludendo dei conteggi le due aree, l’intero mercato della raccolta pubblicitaria avrebbe invece avuto una flessione (-0,5%). Questo è quanto emerso dai dati pubblicati da Nielsen, che confermano le impressioni di chi vede nel settore digitale un gancio di traino per l’intero carrozzone dei mass media; neanche a dirlo, l’unico mezzo che registra dati parziali negativi è quello della carta stampata, che vede quotidiani e periodici in calo rispettivamente del 6,6% e del 4,1%. Il piccolo schermo chiude l’anno con una modesta crescita dello 0,7%, grazie ad un secondo semestre estremamente positivo (+5,3%); in realtà questa è stata una caratteristica comune per l’intero mercato, che ha arrancato con fatica all’inizio dell’anno per poi riprendersi durante l’estate. Teste di serie la radio (+8,8%, come più volte discusso su questo periodico) e internet, che finisce il 2015 con un +8,5%; anche qui non si può non considerare l’importanza strategica di search e social, senza i quali internet chiuderebbe con un -0,7%. Dicembre vince il premio come miglior mese dell’anno: complessivamente il mercato è cresciuto del 4,5%; anche qui segni positivi per tv (+7,3%), radio (+5,1%) e internet (+6,5%), mentre la stampa rimane indietro con un -2,3%. (G.C. per NL)