Secondo i dati di Magna Global la crescita pubblicitaria continuerà nel 2016; il digitale dovrebbe superare la tv nel 2017. Aol e Iol beneficiano delle nuove partnership con significativi bacini di utenza per gli spazi online che gestiscono.
Si prospetta un anno positivo per il mercato pubblicitario, almeno stando ai dati recentemente diffusi da Magna Global, la media investment unit di Ipg Mediabrands. Nel 2015, a livello globale, si stima una crescita del 3,2% che rappresenta un rallentamento rispetto al 4,9% del 2014. In Italia, invece, il mercato ha avuto una sostanziale ripresa, che si esprime in una crescita dei ricavi dell’1,2%, significativa vista la continua contrazione degli ultimi quattro anni. Siamo ancora lontani dai numeri del 2008, quando il mercato valeva ben 8,9 miliardi di euro (oggi ne vale 7) ma di sicuro si avverte una ripresa che è trainata soprattutto dal digitale e dalla radio, cresciute entrambe dell’8%. Continua la ripida discesa della carta stampata, che perde il 6%, e la televisione registra invece un -0,8%. Per il nuovo anno, si prevede un +2,4% nel mercato del nostro paese che rappresenterebbe un’ulteriore ventata di aria fresca per il settore. Nello specifico, secondo Magna Global si vedrà una ripresa della televisione che dovrebbe attestarsi intorno al 2,1% ma, soprattutto, l’ulteriore crescita del digitale che si prevede attestarsi ancora sul +8% ed arrivare ad essere il medium principale entro la fine del 2017, quando dovrebbe arrivare a coprire il 38% del mercato contro il 37% della tv. Il mobile si conferma il canale principale nell’ambito digitale, rappresentandone già oggi il 33% e con la previsione di raggiungere il 55% nel 2018. Si tratta di un quadro interessante, soprattutto visto l’assetto assunto dagli afflussi di utenza sui portali online. Secondo i dati recentemente diffusi da Audiweb relativi al mese di ottobre, infatti, ci sono due player del mercato pubblicitario online che spiccano particolarmente. Si tratta di America Online (Aol) e di Italia Online (Iol) due importanti editori della rete che hanno anche concluso delle significative partnership per la distribuzione pubblicitaria quest’anno. Sotto le loro mani, si ritrova a passare la maggior parte del traffico online italiano: basti pensare che Iol attraverso i soli Libero e Virgilio arriva ad un parco utenti pari a cinque milioni e Aol arriva invece, con i vari portali Microsoft che hanno affidato a loro la distribuzione dei propri spazi pubblicitari, a 4,8 milioni di contatti. Purtroppo i dati Audiweb non riportano i bacini di utenza di Google e Facebook in Italia (che non li diffondono per ragioni interne) e quindi non è possibile fare un confronto con questi due colossi. Di sicuro, però, i due gruppi editoriali, con un tale bacino di utenza, sono una scelta allettante per chi vuole farsi pubblicità, soprattutto se veramente, come dicono le previsioni, il mercato confermerà la sua tendenza digitale. Secondo Vincent Letang, vicepresidente esecutivo di Magna Global, “le nuove generazioni fanno sempre più affidamento sul video on demand online per il video intrattenimento” e, per questo motivo, “sia l’offerta sia la domanda di impression sulla tv lineare” sono in diminuzione e questo porterà le vendite pubblicitarie dei media online a diventare “il primo fattore di contributo alle vendite di spazi già nel 2017”. Si tratta di una previsione forse un po’ azzardata, ma che senza dubbio apre ad un possibile scenario interessante nel prossimo futuro. (E.V. per NL)