Sono state ridimensionate le stime di crescita sugli investimenti in pubblicità che, al contrario rispetto a quanto era stato annunciato, subiranno un calo globale dello 0,2% e il ribasso colpirà in modo particolare l’Europa e gli Stati Uniti. Anche i paesi emergenti tuttavia saranno coinvolti nel rallentamento anche se in alcuni, come per India e Cina, assisteremo ad una crescita del settore entro il 2011. Internet è l’unico media che può vantare aspettative per un 2009 positivo, mentre tv e stampa vedranno calare gli investimenti almeno fino a che l’economia non si sarà ripresa definitivamente. Era di pochi mesi fa l’annuncio fatto da ZenithOptimedia e Group M riguardo la crescita del 4% per il 2009. Ora invece il centro media di Publics Group e il media investement group (che lavora a supporto delle agenzie media del gruppo Wwp di Martin Sorrell) parlano di un calo globale degli investimenti pubblicitari dello 0,2%. Negli USA la flessione sarà del 5,7 rispetto all’anno in corso mentre l’Europa Occidentale vedrà gli investimenti scendere dell’1% (rispetto alla precedente crescita del 2,6%). Il mercato pubblicitario nel solo Regno Unito, secondo ZenithOptimedia, varrà 12,8 miliardi di sterline (14,7mld di euro), ovvero 427milioni di sterline in meno rispetto alla previsione. Anche la stima della crescita in Europa Orientale è al ribasso: solo il +1,5% rispetto ai +12,7 previsti. Positivi invece gli investimenti in America Latina con un aumento del 14,9% grazie principalmente al Brasile che porterà un aumento del 30%. Group M ha “aggiustato” la propria previsione anche per la Cina, dove la spesa pubblicitaria è per il 40% dovuta a imprese multinazionali e per il 60% a società nazionali. Il 17% indicato inizialmente è sceso al 13,2%. L’India segnerà risultati positivi, ma anche qui sotto le previsioni. La Russia invece, che ottiene investimenti pubblicitari da aziende multinazionali per il 75% del fatturato, registrerà un significativo calo del 11,2%. E’ proprio l’instabilità degli investimenti delle multinazionali, secondo Group M, uno dei fattori dell’evidente rallentamento della crescita. Adam Smith, direttore di Group M Future, parlando dei mercati emergenti ha dichiarato: “Finora abbiamo pensato che la crescita dei mercati che si sviluppavano a maggior velocità come India e Cina sarebbe stata più che sufficiente a compensar gli effetti della recessione della pubblicità. Non è più così, ecco perché pensiamo che l’investimento globale sarà leggermente in negativo quest’anno”. Secondo una stima di ZenithOptimedia saranno i mercati emergenti a contribuire in maniera maggiore alla spesa nel settore. La stima di crescita tra il 2008 e il 2011 è dell’89%. Per quanto riguarda i singoli media le previsioni parlano di un aumento dello 0,5% mentre la stampa diminuirà del 3,8%. Su internet la spesa sarà in aumento con un valore del 9,5%. ZenithOptimedia lascia uno spiraglio positivo per la tv che tra il 2010 e il 2011 dovrebbe registrare una ripresa degli investimenti dei marchi. (Silvia Bianchi per NL)