La pubblicità tedesca si presenta complessivamente stabile, nonostante l’andamento vari da settore a settore: nel 2014 è stata raggiunta la soglia di 25 mld e 270 mln, con un lievissimo incremento dello 0,1%.
Come ha riferito l’agenzia online Meedia, gli spot televisivi sono saliti del 4%, a quota 4 mln e 290 mln. A trarre vantaggio da questi numeri positivi sono stati principalmente i due canali pubblici tedeschi Ard (+9,5%) e Zdf (+11,2%); l’incremento delle emittenti private invece è apparso più contenuto in termini percentuale (3,5%). Risultati ottimi anche per la pubblicità dell’online, che continua a presentarsi al mercato come un settore in progressiva ascesa, che gode di buona salute: basti pensare che si è passati dai 990 mln del 2011 al miliardo e 344 mln dello scorso 2014, con un incremento del 6,6%. Lo stesso non si può dire invece per il comparto radiofonico, che in Germania è in perdita a -1,1%, – ricordiamo ai nostri lettori che invece la radio è stata l’apripista della ricrescita della raccolta pubblicitaria in Italia nel corrente anno, registrando nel mese di marzo un fenomenale +7,7% – né per i quotidiani, in calo nel 2014 del 2,8% (sempre meglio però, come spiega ItaliaOggi, delle catastrofi del 2012-2013, quando le perdite furono del 9,1 e del 9,7%). In pesante crisi poi i settimanali e le edizioni domenicali dei quotidiani, che paiono essere sprofondati in un profondissimo baratro: la perdita rispetto al 2013 infatti è stata del 15,2%, a 154 mln contro i 181 dell’anno precedente. La Bild am Sonntag, domenicale della Bild è la grande sconfitta con -18%, Die Zeit cala del 4,2%, così come tutti i settimanali femminili (da Freundin, a Gala, passando per Vogue, Glamour ed Elle) che volano in picchiata verso il basso. (V.R. per NL)