Pubblicità: gennaio/maggio 2010 tv +6%, radio +14,6% . Giù la stampa. Aumento inserzionisti e previsioni fine anno a +3%

Viene confermata dai dati Nielsen relativi al periodo gennaio – maggio 2010 la ripresa dell’advertising su tv, radio, internet, direct mail e affissioni, mentre rimane in calo sulla stampa quotidiana e periodica.

Rispetto al 2009 la raccolta pubblicitaria ha chiuso i primi cinque mesi dell’anno con un +3,8%, con un investimento di 140 milioni in più dello scorso anno, per un totale di 3,8 miliardi di euro. E per fine anno è prevista la chiusura a circa + 3%. Dati che, seppure positivi, considerata la difficile congiuntura economica, restano ancora molto lontani dai risultati raggiunti nel 2008. Cresce il numero di aziende inserzioniste sui mezzi rilevati da Nielsen: 50 in più del 2009. In aumento le aziende che investono su Internet (+28,2 rispetto al 2009), sulla tv (+12,5%), sulla radio (+6,2%) e sui quotidiani (+5,3%, con una crescita del +15,2% dell’investimento delle aziende del settore abbigliamento sui quotidiani a pagamento), mentre gli inserzionisti sono rimasti stabili per la free-press e sono calati per i periodici (-6,3%). Aumentano poi le aziende esclusive per Tv (+ 21,9%) ed internet (+45,5%). Tra i mezzi primeggia in raccolta pubblicitaria la radio con un aumento degli investimenti del 14,6%, determinati soprattutto da automobili (anche se il settore è in calo del 4,9%), telecomunicazioni (59%), distribuzione (+33,7%) e finanza/assicurazioni (+90,4%). La raccolta pubblicitaria sulla televisione, considerando sia i canali generalisti che quelli satellitari (Sky e Fox), è cresciuta da gennaio a maggio del 6%, grazie soprattutto ai maggiori investimenti delle aziende dei settori alimentari (+14,3%), toiletries (+12,5%), telecomunicazioni e bevande. Se rispetto al mese di aprile l’aumento dell’advertising sul piccolo schermo è di poco inferiore, si aspettano risultati consistenti per il periodo giugno-luglio dal campionato del mondo di calcio. Raccolta in crescita anche per Internet (+11,6%), direct mail (+5,8%) e affissione (+10,2%), mentre per i quotidiani si registra un calo dello 0,2% (con una contrazione del 18,4% della spesa delle aziende di automobili), nonostante la crescita degli investimenti in commerciale nazionale (+2,4%). Più negativo, poi, il risultato della free press con un -6,7% e dei periodici, nei quali l’advertising, nei primi 5 mesi dell’anno, chiude a -9,3%, soprattutto per la diminuzione (-8,9%) degli investimenti delle aziende del settore abbigliamento. (D.A. per NL)

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